Eccoci con l’ultima puntata dedicata alla suite di plug-in Taupe di Acustica Audio.
Siamo di fronte a un Channel Strip plug-in dove spicca in alto il simulatore di registratore a nastro, il core di questa serie che ne ha ispirato anche il nome.
Nella parte alta del plugin, dalla grafica molto ’80s (npiù che vagamente ammiccante a una nota serie TV, NdR), troviamo un selettore che ci permette di scegliere tra ben 40 storici registratori a nastro, modellati dalle macchine originali quali Studer, MCI, Otari, Ampex Revox, Soundcraft EMI, ecc.
40 macchine sono veramente tante, ma facciamo comunque insieme nel video un rapido “giro panoramico” fra tutte le possibilità.
Che colpo anche qui!
Solitamente i plug-in di simulazione del nastro colpiscono per un arrotondamento generale e un lavoro sulla parte medio-bassa di frequenze, mentre Taupe va a ricreare proprio il comportamento totale della macchina selezionata.
Si serve quindi di un modello estremamente accurato per riprodurre i veri oggetti che tutti noi professionisti e appassionati desideriamo da una vita.
Ogni volta che selezioniamo una macchina troviamo sulla destra anche la risposta in frequenza, utilissimo per capire graficamente, nell’immediato, in che zone dello spettro andrà a lavorare.
Troviamo poi controlli di input ed output e un blender da usare con parsimonia, per le ovvie variazione di fase che ci saranno andando a miscelare i due segnali dry e wet.
Ho anche la sensazione della ricchezza dinamica che questo plug-in mi fa percepire, a differenza della classica e sola “saturazione” presente in altri software simili.
Nel video ascoltate le varie macchine su un mix completo, ma ovviamente questo è un plug-in che può essere utilizzato ovunque (idealmente su ogni traccia per ricreare un console processing totale) ed è davvero un salvavita quando, per esempio, abbiamo una voce femminile sottile e poco presente nel mix, quando abbiamo difficoltà a posizionare, in volume e frequenza, delle chitarre, insomma, sempre? …forse si!
Taupe suona davvero bene e davvero regala quella sensazione di (vero) analogico che tanto si cerca. Troviamo gli alti moduli poi, di EQ e compressione, che permettono di andare a definire in dettaglio il suono che abbiamo in mente.
Provatelo e non ve ne pentirete!
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