Eccoci giunti alla nuova major release di Studio One, la 4.5 che come di consueto aggiunge feature importanti a quella già in commercio.
Con questo update Studio One diventa diretto concorrente delle maggiori DAW in commercio includendo non soltanto le caratteristiche pro che gli utenti provenienti da altre DAW necessitano e richiedono, ma soprattutto aggiungendo funzioni innovative ancora non disponibili sulle altre DAW.
Cosa ancora più importante, il team di sviluppo segue le richieste degli utenti del forum per aggiungere sempre più caratteristiche, rimanendo leader nel settore delle DAW scritte per gli utenti.
Studio One 4.5 alza l’asticella delle prestazioni, migliorando non soltanto con l’aggiunta delle nuove 70 funzioni ma soprattutto rendendo multicore i plugin VSTi, in particolare modo MaiTai e Multi Instruments, incrementando le prestazioni e le performance del processore minimo di un 50%.
Andiamo a vedere tutte le novità che sono state apportate partendo dalle più evidenti e che fanno riferimento al Mixer.
MIXER UPGRADES
Il Mixer o console di Studio One 4.5 aggiunge alcune funzionalità molto richieste dagli utenti negli ultimi 2 anni, alcune più importanti altre ridondanti ma che aiutano nel workflow generale della gestione dei mix.
1 – Gain e Fase
I canali del mixer sono stati aggiornati aggiungendo un controllo di Gain Pre channel, quindi prima dei plugin nel signal flow, ottimo per gestire il gainstaging in fase di mix soprattutto quando vengono importati gli stems da altre piattaforme.
Sempre in questa posizione è stato aggiunto un pulsante di Fase, o Phase shift, per girare la fase di 180°, erano funzioni applicabili anche prima ma attraverso l’uso di un plugin come il Mixtool, ora questa funzione è integrata invece nel canale direttamente.
Il controllo di fase viene diviso in 2 per i canali stereo permettendo quindi il rovesciamento di fase su uno u su entrambe i canali. Il controllo di Gain sui canali inoltre influenza i plugin dedicati al MixFx come il Console Shaper e Softube Tape Multitrack.
Questa opzione va attivata attraverso le opzioni del Mixer.
2 – Meter Channel
Il meter level di ogni canale può ora essere settato sulle diverse modalità come accadeva prima solo sul master e quindi è possibile usare altre scale di misura su ogni canale indipendentemente. Questa opzione è accessibile con il tasto destro del Mouse puntato sul Meter.
Inoltre i meter possono essere ora utilizzati anche come PreFader Meter sempre nel menu a tendina.
3 – Group Management in Mixer
È ora possibile gestire gruppi di canali nella sezione Mixer separatamente da come avviene ora nell’arranger. I Gruppi sul mixer possono ora gestire altre caratteristiche. Ogni gruppo può avere un nome, un colore ed uno shortcut per essere acceso o spento.
Nei gruppi possono essere selezionati il Volume, il Pan, Mute/Solo gli Insert ed i Sends premendo con il tasto destro del mouse sul “nome del gruppo” sotto gruppi.
Infine un tasto gruppo in alto sinistra abilita e disabilita tutti i gruppi in un colpo solo.
Ogni gruppo può essere collegato ad altri gruppi come ad esempio snare top e bottom all’interno del gruppo batteria.
Premendo Shift+G si accede alla disabilitazione nominale dei gruppi, nel campo basta inserire il numero o la prima lettera del nome del gruppo per disabilitarlo velocemente. Ripetere l’operazione per riabilitarlo.
Come già menzionato da me in altri video è comunque possibile sospendere velocemente uno o più parametri nel gruppo tenendo premuto ALT e muovendolo.
4 – Mixer Customizzabile
Con l’aggiunta di queste nuove feature è stato necessario rendere più customizzabile il Mixer. Il console Option Menu è stato ridisegnato ed ora è possibile accendere e spegnere le diverse parti e salvare il tutto con la song stessa, infatti ogni configurazione è ora salvabile con il file song direttamente.
5 – IO Routing
I canali possono ora essere configurati negli ingressi e nelle uscite velocemente in maniera ascendente, selezionando più canali con il pulsante Shift e selezionando gli ingressi o le uscite troviamo ora il menu specifico “Assign in Ascending Order”.
6 – Reverse Sidechain
Settare il side chain è sempre stato semplicissimo in Studio One, come sappiamo è semplice scendere nei sends e cercare il plugin con il sidechain aperto. Ora la connessione ai sends avviene attraverso il plugin direttamente, una volta acceso il sidechain si sceglie la traccia in cui indirizzarlo ed il send viene attivato immediatamente.
7 – Plugin copy with Sidechain
Spostare un plugin che possiede una connessione di sidechain da un canale all’altro trasporta ora la funzione di sidechain copiandola.
8 – Basic PlugIn Menu
Il menu dei plugin presente nei canali può essere semplificato ed accessibile come accade anche in altre DAW. Scegliendo Basic perderemo l’opzione di search e le cartelle, ma sarà più veloce e semplice accedere ai plugin.
9 – Mono Export
Dal menu Export Mixdown è ora disponibile l’opzione MONO singolo canale.
10 – Store Preset in Folder
Il salvataggio dei preset è diventato più semplice e veloce con l’opzione di salvataggio attraverso la scelta delle cartelle direttamente nello stesso menu. Quando cicchiamo all’interno del save troviamo infatti una tendina che ci mostra le eventuali cartelle dove salvarli.
11- Alternative SideChain
Ogni plugin che prevede un sidechain input, come ad esempio il compressore, possiede un pulsante di assegnazione diretta per un accesso ancora più rapido alla traccia di sidechain.
12- Basic e Advanced Plugin Menu
Per una questione di ordine mentale e visivo è ora possibile creare un menu dei plugin più basico come accade nelle altre DAW, lo troviamo nelle preferenze-advanced-console-Basic
MUSICAL MIDI EDITING
La sezione Midi ha subito un forte upgrade, una velocizzazione nelle operazioni di workflow con l’aggiunta di funzioni shortcuts e Macros.
Per esplorare queste nuove feature dobbiamo ora entrare nel menu Actions dell’editor Midi.
1 – Apply Scale
La scala musicale selezionata può essere ora applicata alle note presenti all’interno della traccia MIDI
2 – Distribuite Notes
Un sistema randomico di distribuzione di variabili come Pitch, velocity, o lunghezza note, interessante nelle fasi compositore.
3 – Quantize Notes
In aggiunta al global quantize, o quantize generale sulle note selezionate, ora possiamo direttamente applicare qualsiasi tipo di quantizzazione attraverso dei tasti funzione o via Macro.
4 – Mirror Notes
Una nuova funzione creativa in grado di creare uno specchio di note orizzontalmente e verticalmente o entrambe, nella musica classica viene chiamato effetto retrogrado.
5 – Repat Notes to Part End
Con questa funzione una selezione di note verrà ripetuta fino al termine della parte perfetta per creare paterns lungo l’arrangiamento.
6 – Thin out Notes
Cancella note in maniera randomica, basandosi su una variabile impostata che potrebbe essere la lunghezza, o altro.
7- Fill with Notes
Come suggerisce la parola, riempie una traccia di note in maniera randomica, o basandosi su una scala producendo tracce creative casuali ed effetti musicali particolari.
8 – Musical Action menu
Riorganizzazione: Il menu Action dentro l’Editor è stato riorganizzato ed espanso per una visibilità migliorata, Note Action è suddiviso ora per Pitch, Velocità, Quantize etc. Le due colonne sono ora più piccole e comode.
9 – Quantize a griglie indipendenti
Le opzioni quantize nel menu che sono utilizzate per una quantizzazione globale, sono ora indipendenti per l’arrangiamento, e Audio Midi Editor con possibilità di avere settings differenti così da rendere il quantize diventa parte delle Macro
10 – Scale di triadi Maggiori e Minori
2 nuove opzioni scale sono state aggiunte nel Music Editor Inspector scale menu, nel caso specifico Triadi Maggiori e Minori.
11 – Note Stretch con Drag
Selezionare un evento nota può essere ora stretchato in tempo reale usando il pulsante Alt+ctrl
12- Ascolto dell’accordo
Il Chord Selector ora offre un audition mode. Con il Chord audition mode attivato, cliccando su un accordo verranno suonate le note attraverso il suono associato, può ovviamente essere anche ascoltata tutta la traccia accordi.
Attivando Play Track in the Chord track potremo ascoltare gli accordi durante il playback.
WORKFLOW E PERFORMANCE
Dopo le diverse richieste da parte degli utenti in relazione alla performance ed all’ottimizzazione delle risorse, nonostante Studio One sia al momento la piattaforma più performante in commercio, è stato possibile aumentare questo divario ed aumentare le performance della CPU.
Gli aggiornamenti fanno riferimento all’efficenza della CPU durante l’uso dei virtual instruments e dei Multi Instruments in particolare.
1 – Macro ToolBar
La Macro Tool Bar è ora separabile come accade già per gli editor e per il Mixer.
La Macro è uno strumento potentissimo di Studio One che migliora il workflow in maniera decisiva. Per anni alcuni power user hanno creato le loro Macro e configurazioni di Macro Toolbar condividendole con altri utenti.
Con Studio One 4.5 non sarà possibile condividere una configurazione Global, ma l’arrangiamento, e gli editor Audio e Music avranno la loro MacroToolbar dedicata che potrà essere configurata separatamente.
Gli utenti potranno quindi ora creare le MacroToolbar personalizzate per ognuna delle 3 principali aree di lavoro.
Queste Toolbar hanno delle pagine multiple e potranno essere esportate singolarmente per gli altri utenti.
2 – ToolBar Options
Ora è possibile creare bottoni personalizzati anche con immagini png, ed ogni menu o bottone può essere configurato direttamente dal menu senza dover accedere al Macro Organizer prima. Possono essere cancellati e duplicati velocemente.
3 – CPU Performance
Nell’ultimo anno è stata la richiesta più votata dagli utenti del forum ed eccola qui.
La performance della CPU è stata significante migliorata in Studio One 4.5 soprattutto quando vengono utilizzati i Virtual Instruments e Multi Instruments arrivando fino ad un risparmio del 70% comparato con le versioni precedenti.
Rispetto gli instruments di terze parti il miglioramento è di circa il 50% se prendiamo in esame Kontakt. Presence XT ha un incremento nell’uso del multicore.
4 – Forme d’onda audio
Sono state ridisegnate e rese meno “ruvide” soprattutto nella fase di zoom per un controllo visivo più accurato. Per attivarlo scegliamo Draw Smooth Waveforms dalle preferenze, avanzate.
5 – Lock Event
Ogni evento parte audio, o instrument part potrà ora essere “lockata” o lucchettata all’arrangiamento per evitare che possa essere mossa o spostata accidentalmente. Ogni evento avrà l’opzione Time Lock o Edit Lock.
6 – Lock Track
Ogni traccia come per gli eventi potrà essere luchettata.
7 – Recall Marker
Come per i Gruppi, ogni numero di Marker potranno essere richiamati utilizzando degli shortcuts. Premendo Shift + numero del tastierino numerico si naviga nei Marker.
8 – One-step Audioloop export
Per esportare gli audio loop è ora possibile farlo con un singolo passaggio dall’arrangiamento al browser tenendo premuto Alt mentre si trasporta.
9 – Snap To Zero Crossino
Un nuovo Snap option è stato inserito e chiamato Snap To Zero Crossing, con questa opzione abilitata il cursore o la selezione verrà agganciata allo zero crossing più prossimo sulla forma d’audio.
GESTIONE HARDWARE
Per coloro che devono frequentemente spostare i progetti da uno studio ad un altro o semplicemente condividerli con altri utenti si rendeva necessaria una riconfigurazione degli IO per essere utilizzata da altri utenti, o anche incontrare incompatibilità con alcuni plugin.
Le nuove feature fanno riferimento a queste esigenze.
1- Plug- In Manager
La gestione dei Plugin è ora possibile farla attraverso una pagina dedicata proprio al Plugin Manager che sostituisce il vecchio Update Plug-ins nella finestra Browser dove prima era presente il Reset Blacklist.
Per accedervi andiamo nel Browser e selezioniamo il nuovo Plugin Manager. In questa nuova finestra troviamo ora la possibilità di esplorare i plugin di terze parti per nome, cartelle, vendor e tipologia.
Sempre in questa pagina troviamo quelli Black listed che possiamo gestire direttamente uno ad uno.
2 – IO setup
Una delle feature a cui tengo di più, e che aggiunge a SO una funzione indispensabile negli studi professionali, ossia la memorizzazione delle connessioni esterne quando si usano tutte le uscite o gli ingressi della scheda audio o dei convertitori esterni.
Finora infatti quando una song giungeva nel nostro studio da un’altro studio o utente, le configurazioni audio ad essa associate erano quelle impostate inizialmente alla creazione della song stessa e per adattarle al nuovo studio era necessario riscrivere tutte le connessioni da capo.
Poco male quando bisogna riscrivere 3 o 4 canali in In e Out ma quando invece sono 30 o 60 o 96? Il lavoro di riscrittura porta via ore preziose e soprattutto viene vanificato quando la song deve essere riportata in altri studi e ricominciare da capo la configurazione.
Con Studio One 4.5 è ora invece possibile memorizzare il setup audio dello studio e ricaricarlo su ogni song facendoci ritrovare tutte le configurazioni ingressi ed uscite immediatamente a portata di mano e continuare così le fasi di mix, recording o mastering senza problemi.
Una volta creata infatti la nostra configurazione audio bisognerà salvarla come Default e attraverso il pulsante Import ricaricarla nelle song. La configurazione viene quindi poi salvata con il file song stesso.
Possiamo comunque esportarla e metterla da parte, verrà creato un file nomefile.ioconfig.
Sono stati aggiunti anche i colori per il riconoscimento rapido del canale di riferimento.
IMPORT EXPORT
Sono state aggiunte diverse features nel comando export aggiungendo compatibilità con le altre DAW ed aumentata l’efficienza nell’import dei file Mp3 con Abr e AAC. È stato inoltre aggiunto il formato lossless Apple ALAC una alternativa al FLAC e OGG.
Il video ha subito enormi implementazioni che faranno la felicità degli utilizzatori e compositori di colonne sonore.
1 – Video Export
Studio one ora esporta l’audio agganciato al video file. Quando ci si trova a lavorare su una colonna sonora sarà semplice ora creare un audio mixdown contenente anche la traccia video, magari per dare al regista una preview esatta, senza dover necessariamente passare per un software di editing video come accadeva in precedenza.
I formati video di esportazione sono QuickTime .Mov, Mpg, Mp4, .M4v. e Wmv. Mentre i codecs utilizzati sono H.264, Hevc. Jpeg, Apple Proies 4444, 422 e 422 HQ, 422 LT, 422 Proxy.
2 – MP3 VBR
I file audio mp3 esportati ora possiedono una qualità migliore allo stesso bitrate. Integrano infatti ora la tecnologia VBR da selezionare sempre nel menu export audio mixdown.
3 – Supporto AAC
Il formato Apple AAC o mp4 è ora supportato nell’esportazione. Questo include anche ALAC (Apple lossless), il formato AAC è inoltre importabile senza problemi.
CONCLUSIONI
Studio One 4.5 è la major release gratuita offerta da Presonus a tutti gli utenti di Studio One 4, offre nuove features avanzate e soprattutto una nuova gestione del multicore del nostro processore riducendo del 50% lo stress CPU rispetto all’ormai già ben sviluppato sistema di gestione.
Attualmente è la DAW più potente e versatile su qualsiasi macchina, soprattutto quelle più vecchie che non hanno molte risorse a disposizione. Proprio in quelle quindi già possedute dagli utenti e che potranno continuare a sfruttare a lungo ancora senza doverle sostituire.
Il mio consiglio: scaricate la demo, iscrivetevi al mio canale YouTube e seguite tutte le lezioni gratuite su Studio One. Vi ricordo che la versione Pro e Artist sono demo limitate a 30giorni, mentre la versione Prime è e rimane completamente gratuita.
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