In questa puntata, riprendiamo il discorso già affrontato diverse volte su epicondilite ed epitrocleite con un aspetto un po’ più pratico per quanto riguarda il riconoscimento di queste patologie.
Vi ricordo che se volete qualche informazione in più riguardo a queste fastidiose condizioni, andate a sbirciare i video precedenti di questa rubrica dove ne parlo in maniera più approfondita.
Quando parliamo di “epicondilite” (o gomito del tennista), ci riferiamo al dolore/fastidio presente all’esterno del gomito.
Questa problematica coinvolge tutta una serie di muscoli che hanno il compito di estendere il polso. Non stiamo perciò parlando di muscoli che hanno la funzione di muovere il gomito (anche se la posizione del dolore lo farebbe intendere), bensì il polso.
L’epicondilite quindi, è una patologia relativa agli estensori del polso e può essere legata a tutta una serie di attività della vita quotidiana.
Per “epitrocleite” (o gomito del golfista) invece, ci riferiamo ad un dolore/fastidio presente all’interno del gomito.
Dalla faccia interna del gomito infatti, partono tutta una serie di muscoli che hanno il compito di flettere il polso. Se ci pensate bene, questa problematica è molto più comune agli strumentisti per la normale posizione fisiologica che assumono mentre suonano. Mentre suoniamo una chitarra, un basso, un pianoforte o un violino per esempio, i muscoli del polso coinvolti sono infatti i muscoli flessori del polso.
A lungo andare quindi, con fattori differenti combinati tra loro come eccesso di attività (strumentale e fisica), stress, errate posture, errate alimentazioni ecc. il rischio di subire uno stop dovuto a questa condizione infiammatoria, sarà più alto.
Detto ciò, una menzione d’onore deve essere fatta alla categoria di strumentisti come i batteristi che in questo caso è la più sfortunata perché, per la loro postura e per il modo di muovere le bacchette mentre suonano, sono soggetti a soffrire di problematiche al polso legate sia ai muscoli flessori che a quelli estensori.
Altra categoria di operatori del Music Business sfortunata per il rischio di infortuni sono i back liners o i fonici che hanno, tra le altre cose, il compito di trasportare in fretta attrezzature voluminose e molto pesanti.
In questo caso, oltre alle problematiche del polso sopra citate, occorre prestare attenzione anche ad un muscolo dell’avambraccio chiamato “brachioradiale”.
Il muscolo brachioradiale non coinvolge il polso perchè è un muscolo flessore del gomito. È un muscolo che se infiammato potrebbe mimare il dolore di un’epicondilite ma in questo caso il problema non è legato al polso, bensì al gomito.
Vi ricordo che potete approfondire gli argomenti trattati in queste video pillole grazie al manuale che ho pubblicato recentemente per Dantone Edizioni e Musica, intitolato Wellness & Fitness – Benessere fisico e mentale del musicista.
Il libro fa parte della colonna a cura del circuito di scuole MMI di Alex Stornello.
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