Proseguiamo il nostro percorso nell’ambito delle patologie agli arti più diffuse tra i musicisti. Oggi in particolar modo ci soffermiamo su quella che forse è la più temuta, ovvero la tendinite.
TENDINITE
La tendinite è un’infiammazione che interessa i tendini, ovvero le parti terminali dei muscoli che si inseriscono nelle ossa.
È provocata da microtraumi derivati da sforzi intensi, ripetuti più volte o troppo veloci. Nei chitarristi si riscontrano soprattutto tendiniti nei muscoli delle dita e del polso oppure l’epicondilite o gomito del tennista (dolore localizzato alla porzione esterna del gomito dovuto a sovraccarico dei tendini estensori del polso).
Il sintomo che caratterizza questa patologia è il dolore nella zona infiammata. Questa sensazione di dolore aumenta a seguito di pressione esercitata nell’area interessata, oppure durante movimenti effettuati attraverso l’uso del tendine stesso. È frequente rilevare un calo di forza muscolare.
L’illustrazione indica, oltre ai muscoli della mano, i tendini presenti nell’arto. In corrispondenza delle falangi, troviamo i tendini flessori profondi, in corrispondenza del pollice, il tendine flessore del pollice. Nella regione metacarpale, sono presenti i tendini flessori superficiali.
Generalmente, la terapia ha degli obiettivi principali mirati: alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Fondamentale il riposo, durante il quale si possono applicare impacchi freddi della durata di 10 minuti per due volte al giorno sull’area colpita. Evitare movimenti ripetitivi. Il medico può prescrivere anti infiammatori e creme specifiche.
Consigliabile la fisioterapia, che si esplica come una terapia rieducativa mediante appositi esercizi. Nel caso di gravità, potrebbe essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico.
Ricordiamoci che, è molto meglio uno studio allo strumento breve ma costante piuttosto che lungo e saltuario. Il fatto di studiare 8 ore in un giorno, facendo poche pause e magari evitare di toccare lo strumento per tutta la settimana successiva, può portare ad uno stress eccessivo il comparto muscolare/tendineo che potrebbe provocare questo genere di fastidi. Sarebbe meglio quindi, passare meno tempo sullo strumento ma avere la costanza di studiare ogni giorno.
Tuttavia, ogni persona (e relativo fisico) è differente da un’altra; ci sono persone che studiando tanto e saltuariamente non hanno nessun problema e ci sono individui che pur facendo un lavoro relativamente breve e costante, abbiano fastidi.
L’importante è, appena si comincia ad accusare fastidio o dolore, fermarsi immediatamente facendo qualche minuto di pausa.. Non sottovalutare mai i segnali che il corpo ci sta mandando!
Quindi alcuni consigli utili per prevenire possibili fastidi sono: riscaldarsi sempre prima di cominciare una sessione di studio o concerto, prima a corpo libero e poi con lo strumento. Fare delle pause di qualche minuto ogni 15-20 minuti di studio. Se si accusa formicolio o lieve dolore fermarsi subito.
Se il dolore aumenta, consultare immediatamente uno specialista del settore e non sottovalutare questi segnali. Una possibile sciocchezza se sottovalutata, potrebbe a lungo andare portare a problemi più seri che costringerebbero a non toccare il nostro amato strumento per diversi mesi.
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