Quello che chiamo “Strum”, termine inglese per “schitarrata”, è un effetto percussivo che ottengo suonando con la mano destra più corde mute, spesso le due corde più acute RE e SOL; il movimento è lo stesso del “rasgueado” che viene utilizzato nella tecnica flamenco per chitarra.
Il risultato che ottengo è quindi un suono corto e percussivo prediligendo un pitch acuto per distinguerlo meglio dalle note basse che comporranno il groove. Può essere fatto anche sulle corde gravi MI e LA, ma in questo esempio mi limito a suonare con questa tecnica solo le corde RE e SOL o occasionalmente lasciando suonare degli armonici naturali (vedi Es.2 battuta #4).
L’utilizzo che io ne faccio è quello di marcare il tempo e offrire un riferimento ritmico regolare, generalmente il 2° e 4° movimento, intorno al quale costruire il groove di basso.
La stessa idea vista da un’altra prospettiva è anche assimilabile ad un pattern di batteria dove il rullante, il mio strum, suona sul back-beat (2 e 4), e la grancassa, le mie note di basso, suona sui movimenti 1 e 3. Per questo motivo tendo a separare il più possibile i suoni acuti dello strum (il rullante) da quelli più gravi della linea di basso (o grancassa).
Di conseguenza la nota di basso simula la cassa e lo strum simula il rullante mentre l’hi-hat viene simulato dalle ghost note che strappo con l’indice e medio della mano destra (i e m). Suono le note di basso con la tecnica Hammer-On separando così i ruoli delle due mani.
Per prendere dimestichezza e acquisire indipendenza dei movimenti comincio a muovere la linea di basso mantenendo sempre lo strum sui movimenti 2 e 4.
Arricchendo il tessuto ritmico di tutti i sedicesimi con delle ghost note strappate con le dita indice e medio della mano che pizzica (picking hand) si ottiene un groove più complesso (cassa, rullante e hi-hat).
Nota: Per suonare l’ultimo sedicesimo (1 – e – and – a) dei movimenti 2 e 4 utilizzo il movimento dello strum per portare giù la mano nella posizione ideale per strappare di nuovo i prossimi due sedicesimi (1 – e – and – a) ottimizzando l’economia dei movimenti.
Nel cercare di ottenere movimenti più fluidi possibili, ponete l’attenzione al back-beat e costruite, o incastrate, i vostri groove attorno al movimento dello strum che assume quasi la funzione di un metronomo.
Buon divertimento e buona pratica e a presto alla prossima lezione.
LEGENDA
S = strum
T = thumb (pollice)
i = indice
m = medio
H = hammer-on
Sl = slide
Le note al di sopra dello spartito fanno riferimento alle tecniche e diteggiature della mano che pizzica le corde, mentre le note al di sotto della tablatura si riferiscono alle articolazioni della mano sulla tastiera.
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