Ciao a tutti gli amici di Musicoff, in questo nuovo articolo ho scelto di dedicarmi a qualche consiglio pratico relativo alla lettura di una parte per basso elettrico.
A questo scopo prenderemo come esempio una trascrizione della parte di basso del brano di Bill Withers del 1981 Just The Two Of Us, suonata da Marcus Miller.
La trascrizione è volutamente semplificata, ma è adatta allo scopo di questo articolo.
Le prime cose da notare quando si affronta un nuovo spartito, sono:
”
- il metro, ovvero la durata della misura musicale, in questo caso un “semplice” 4/4
- le alterazioni in chiave, ovvero quella serie di # (diesis) o b (bemolle) posti dopo la chiave di basso, che identificano la tonalità del brano e quindi la scala (maggiore o relativa minore) sulla quale il brano stesso è costruito.
Come potete notare in questo caso troviamo in chiave quattro bemolle, per l’esattezza Sib – Mib – Lab – Reb, il che significa che ogni volta che incontreremo queste note nel corso dello spartito, dovremo suonarle alterate, tranne nei casi in cui le note stesse siano precedute dal simbolo ♮ (bequadro), che annulla ogni precedente alterazione.
Ogni altro diesis, bemolle o bequadro che incontreremo nel corso dello spartito, avrà una validità limitata alla misura musicale in cui viene posto, sarà quindi valido fino alla fine della misura in cui appare.
Non approfondirò in questo articolo tutti gli aspetti teorici legati alle alterazioni in chiave e alle tonalità, a chi non fosse ferrato sulla teoria musicale consiglio di reperire un buon testo di teoria musicale ed approfondire il circolo delle quinte e le alterazioni in chiave.
Nel caso del brano preso in esame in questo articolo, i quattro bemolle in chiave identificano la tonalità di Lab maggiore, l’analisi armonica del brano ci porterà poi a comprendere che la tonalità reale è Fa minore, relativa minore di Lab maggiore.
Giunti a questo punto, il primo consiglio pratico è l’accertarsi di conoscere bene la tonalità in cui andremo a suonare, esplorando sulla tastiera del nostro basso la scala di Fa minore e la posizione esatta di tutte le note alterate.
Lo faremo dapprima in prima posizione:
Il passo successivo consiste nell’osservare tutta la parte scritta e notare la sua estensione, ovvero la nota più bassa e la nota più alta che andremo a suonare nel corso del brano.
Nel caso del brano in questione possiamo notare che la nota più bassa è un Mi (bequadro), corrispondente alla nostra corda a vuoto più bassa, mentre la nota più alta si trova a battuta 21 e corrisponde ad un Do suonato al 17° tasto della corda Sol.
Questo è un passaggio fondamentale che ci permetterà di comprendere quanto dovremo spostarci sulla tastiera eseguendo la parte di basso e, di conseguenza, come sviluppare le diteggiature che ci permetteranno di rendere più agevoli questi spostamenti.
Sarà quindi importante essere in grado di eseguire la scala di Fa minore per un’estensione almeno pari a quella del brano stesso:
Il passo finale sarà quello di essere in grado di leggere correttamente la struttura del brano, analizziamo quindi i simboli di ripetizione e rimando che troveremo:
Tutto ciò che è contenuto tra questi simboli va ripetuto due volte o più se specificato.
Il Segno
Il simbolo di Coda
Questi simboli indicano che la parte ripetuta avrà un doppio finale, la prima volta il finale 1 e la seconda volta il finale 2.
Che significa Dal Segno al Coda
La struttura dovrà quindi essere eseguita in questo modo:
- Si parte ovviamente da battuta 1
- Si prosegue a leggere fino a battuta 21
- Si ripete la parte racchiusa tra battuta 6 e battuta 21
- Al primo passaggio si ignora il simbolo di Coda
- Si prosegue eseguendo le battute da 22 a 25
- Si ripetono le suddette battute, saltando però la 25 che verrà sostituita dal finale 2, ovvero battute 26 e 27
- Incontriamo D.S. Al Coda, ripartiamo quindi dal Segno, collocato ad inizio brano, fino a battuta 21 dove incontriamo il simbolo di Coda (questa volta non lo ignoreremo), che ci farà saltare direttamente a battuta 28, dove troviamo il secondo simbolo di Coda; a questo punto eseguiremo le ripetizioni finali del brano, che in questo caso va a sfumare (fade).
Ovviamente, i segni di ripetizione e rimando sono un modo per rendere più snella la parte scritta. Ciò presuppone una semplificazione, ascoltando infatti il brano originale vi renderete conto che non sono state trascritte tutte le varianti o i fill eseguiti da Marcus Miller. In questo modo però è stato possibile racchiudere tutta la struttura musicale in una pagina, lasciando spazio all’interpretazione del musicista esecutore.
Sperando di essere stato sufficientemente chiaro ed esaustivo, vi auguro buone letture!
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