Potete avere tutti i plug-in o l’hardware che volete, potete essere dei bravissimi batteristi, potete anche provare a “metterci una pezza” con qualche uso smaliziato dei gate… ma non avrete mai un buon suono di batteria senza aver accordato bene le sue pelli!
Il paragone è diretto con la chitarra o altri strumenti, se i componenti del nostro drum kit non sono ben accordati il problema non è solo per le code, che peraltro potrebbero non essere affatto nocive (anzi), il punto è che ciò che sta suonando è stonato. Quindi, avremo un suono da dilettanti!
Essere professionisti vuol dire, invece, presentarsi sul palco o in studio con una batteria ben settata, preferibilmente non con le pelli cambiate il giorno stesso. In questo modo, si eviteranno brutte figure con i fonici e si godrà di un suono al massimo livello.
Ovvio, il resto del lavoro lo fa il vostro talento, che siate batteristi o che siate gli ingegneri del suono dietro i mixer.
Tommy Dell’Olio e Davide Colombi ce lo spiegano, stay tuned per il secondo episodio!
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