Nel campo delle batterie elettroniche ci sono alcuni nomi che non solo ogni anno portano avanti di qualche passo la qualità sonora e il feeling con gli strumenti, ma che ne hanno scritto la storia sin dagli albori.
Uno di questi è sicuramente Yamaha, che per il 2020 ha deciso di sorprenderci con la nuova DTX6 Series.
La serie Yamaha DTX6 fa innanzitutto uso di suoni di batteria acustica registrati in alcuni dei migliori studi di registrazione al mondo, in alta risoluzione e con una dinamica di massimo livello.
Una particolare attenzione è stata dedicata al catturare le fasi di attacco e rilascio per ogni singolo tamburo, al fine di ottenere un suono realistico e naturale. Inolte, poiché un buon suono di batteria acustica è dato anche dalla qualità dell’ambiente in cui si trova, sono stati registrati anche i suoni dello studio per incorporarli nell’architettura sonora.
Gli ingegneri audio hanno lavorato a stretto contatto con i migliori artisti Yamaha per garantire che il risultato finale assomigliasse ai kit di batteria acustica originali a tutti i livelli dinamici e per tutti gli stili di esecuzione. Oltre al suono ambientale regolabile individualmente, i suoni naturali della batteria possono anche essere personalizzati con effetti di alta qualità completamente controllabili.
Pad pronti a rispondere a ogni colpo e dinamica
Vista la sua lunga storia di batterie acustiche, Yamaha ha lavorato con batteristi professionisti di tutto il mondo per ottenere che i pad DTX risultassero realistici.
La superficie del pad rullante DTX6 è realizzata in TCS (Textured Cellular Silicone). Lo strato in silicone sotto la superficie contiene innumerevoli piccole bolle d’aria per assorbire il colpo della bacchetta, creare un rimbalzo realistico e dare il giusto conforto ai polsi del batterista.
Il montaggio speciale della struttura del pad assorbe le vibrazioni, che in combinazione con il design delle bolle d’aria riduce il rumore e migliora la precisione del trigger.
I pad per rullante e ride, nonché il pad crash (eccetto DTX6K-X) sono dotati di tre zone per consentire l’attivazione di variazioni sonore a seconda di dove viene colpito il pad.
Il rullante può essere suonato con tre articolazioni – pelle, rimshot o sidestick – mentre i piatti offrono l’attivazione della campana, dell’arco e del bordo oltre alla possibilità di stoppare il suono.
Il pad ride dispone anche di rilevamento della posizione, che reagisce ai colpi in diverse aree, ricreando fedelmente la risposta audio di un vero piatto ride attraverso un elaborato processo audio.
Il nuovo kick pad KP90, realizatto con un esclusivo materiale multistrato, garantisce una risposta autentica sia che lo si colpisca con bassa o alta intensità. Con un diametro di 7,5 pollici, il pad può essere facilmente suonato con doppi pedali. I solidi piedini con punte stabilizzatrici assicurano che il KP90 rimanga in posizione.
Anche il sistema a rack RS6 porta dei miglioramenti non di poco conto: il lato sinistro del rack è aperto, consentendo un facile posizionamento di supporti per charleston e doppi pedali. Le regolazioni ad ampio raggio consentono di perfezionare la configurazione per prestazioni ottimali.
Il rack a forma di L combina il design classico dei set di batteria acustica con la stabilità richiesta per un uso duraturo e affidabile.
Cambia suono senza interrompere la creatività
C’è poi un’altra interessante novità che prende il nome di Yamaha Kit Modifiers, tramite cui le necessità timbriche dell’artista possono essere realizzate rapidamente con sole tre manopole senza interrompere il flusso creativo:
- Ambience Modifier controlla la quantità di suono campionato relativo all’ambiente reale, che viene applicata al suono del drum kit ma può anche essere usata per aggiungere ulteriori algoritmi di riverbero digitale Yamaha.
- Comp Modifier aggiunge compressione all’intero kit per dare più “amalgama” quando introdotto in modo leggero, o dare al kit un carattere più aggressivo quando viene alzato.
- Effect Modifier può controllare le mandate e i ritorni audio dai due processori incorporati. L’utente può facilmente scegliere quali pad inviare a quali processori per avere il pieno controllo.
Tutto questo è in aggiunta a Compression, Transient, Adjustment e EQ che si trovano su ogni singolo canale dei tamburi o dei piatti.
Connessioni senza alcun limite
Yamaha DTX6 è dotato di MIDI, USB, e uscite audio.
La porta USB può trasferire i dati audio direttamente a una DAW – Steinberg Cubase AI è incluso – oltre a trasmettere la performance dell’artista sotto forma di dati MIDI per controllare altri moduli sonori, plug-in o per essere modificati successivamente sulla tua DAW.
Le registrazioni audio possono anche essere comodamente effettuate direttamente su un’unità USB collegata allo strumento.
È possibile collegare direttamente fino a 14 pad, consentendo configurazioni più sofisticate. L’app gratuita Yamaha Rec’n’Share permette di collegare il DTX6 tramite USB a un dispositivo iOS o Android compatibile, con cui è possibile registrare le performance di batteria come audio e/o video.
Rec’n’Share fornisce ampie funzionalità di editing audio come il time-stretching delle registrazioni audio e la modifica del mix audio delle registrazioni video. Offre anche la possibilità di caricare direttamente i video sulle piattaforme dei social media.
Allenati e suona in cuffia con un audio di qualità
Yamaha DTX6 offre un metronomo programmabile, versatili possibilità di registrazione e dieci programmi di esercizi su oltre 35 brani di diversi generi.
È inoltre dotato di un nuovo amplificatore per cuffie di alta qualità per riprodurre tutte le dinamiche di una batteria acustica quando si utilizza il DTX6 con le cuffie.
Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale Yamaha.
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