Bentrovati in questa nuova puntata dedicata alle caratteristiche nascoste di Studio One 3. In particolar modo di occuperemo di una delle features più interessanti ed innovative di questa DAW, ovvero il Console Shaper.
Come dice la parola stessa Console fa riferimento ai mixer analogici, che volente o nolente, sono ancora uno standard mondiale di qualità per il mix proprio perché possiedono caratteristiche timbriche, dinamiche e alcuni “difetti” che però danno tridimensionalità e profondità al mix finale.
Per questo esempio rimaniamo sulla song “LITAGLIA” di Gianfranco Mauto che uscirà nei prossimi mesi, come già abbiamo fatto nel precedente tutorial riguardante il Vocoder. Console Shaper è una funzione, un plugin interno, che emula il comportamento che il segnale subisce nel mondo analogico all’interno di un mixer vero.
Inseriamo Console Shaper nella traccia Mix che raggruppa tutte le tracce del mix ed i suoi bus.
Il CS è suddiviso in 3 sezioni, una che emula il circuito di preamplificazione chiamato Drive e che aggiunge armoniche e distorsione al segnale, effetto tipico delle apparecchiature analogiche, una chiamata Noise che aggiunge, come suggerisce la parola, rumore elettrico di fondo, e una Crosstalk che emula il comportamento elettrico dei canali del mixer, comportamento che fa riferimento alla porzione di segnale che ogni canale trasferisce nel successivo vicino e via discorrendo e che genera delle controfasi utili alla definizione della profondità del suono nel mix.
Queste sezioni sono escludibili in base al nostro gusto. Ho aperto sul master il plugin di Spectrum Meter di Studio One per vedere visivamente i rumori introdotti da Console Shaper.
Indossiamo immediatamente le cuffie per apprezzare al massimo il dettaglio delle variazioni che andremo ad apportare al nostro mix. Difficilmente riusciremo a sentire grosse differenze ascoltando il tutorial dagli speaker del computer portatile o peggio, del telefono.
Analizziamo a fondo le variazioni di Console Shaper.
È fondamentale tenere un ordine preciso dei canali per utilizzare al massimo l’effetto di Cross Talking. Infatti in base all’ordine che ogni occuperà nel mixer virtuale, ad esempio la Batteria, avremo un Crosstaking diverso sulle tracce adiacenti. Se abbiamo qualche euro da parte è però consigliabile acquistare la versione PRO del Console Shaper, il CTC1 dal sito Presonus, perché avremo accesso a funzioni ed algoritmi più avanzati, e soprattutto a 3 differenti Console emulation, in stile Neve, EMI e custom.
Il CTC1 possiede un drive Boost ulteriore nella circuitazione di preamplificazione, un Gate attivabile nella sezione Noise utile nei momenti in cui un brano diventa Soft o ha delle pause. La nuova funzione Character enfatizza invece l’emulazione della console utilizzata, una sorta di Mix tra emulazione e suono dry. Un Master aggiuntivo per recuperare eventuale perdita di dinamica.
Nel nostro esempio noteremo come CTC1 aggiunge carattere e profondità a tutto il mix, soprattutto sul trattamento delle frequenze medio basse e basse dove spesso si genera un po di confusione. La funzione di Drive pilota una funzione di gain staging nascosta che evita di mandare in distorsione le tracce che vengono interessate.
Cambiando Console e passando all’emulazione EMI troviamo una predominanza delle frequenze medie, caratteristica tipica di quelle console, mentre la versione Custom è un mix degli algoritmi di una e dell’altra console. Giocando con i preset possiamo tranquillamente apprezzare le caratteristiche e scegliere quella che più da enfasi al nostro mix.
Buon Mix virtuale!
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