Cari amici musicoffili e sbattipelli (o piatti in questo caso!), oggi non solo abbiamo il piacere di ascoltare in azione alcune delle novità Paiste pescate dalla bella serie Masters, ma possiamo anche presentarvi in video il nostro nuovo referente della sezione dedicata alla vostra passione, Alfredo Romeo, un grande nome dell’editoria italiana del settore nonché sopraffino batterista jazz.
Vi lasciamo subito al video e alle sue parole nel descrivere questi piatti Paiste Masters, due crash Extra Thin e un Dark Splash.
La ripresa audio in questo video è stata realizzata con un microfono SHURE SM27 (front) e due SHURE BETA 181 con capsula cardioide. Ringraziamo Prase Media Technologies, distributore italiano di SHURE per l’Italia, per la costante disponibilità nel supportare i nostri nuovi, pazzi progetti.
I piatti Extra Thin introdotti in questo 2018 da Paiste sono disponibili nelle misure di 18, 19 e 20 pollici. Per il nostro test abbiamo ricevuto i due ‘ultraleggeri’ da 18″ e 20″, che pesano rispettivamente all’incirca meno di 1.200 e 1.600 grammi.
Dalla finitura brillante e il profilo molto ‘piatto’, hanno entrambi una campana appena accennata, dal suono ‘amalgamato’ rispetto a quello generale dello strumento, ovviamente non troppo presente, viste le dimensioni ridotte della campana stessa.
Il modello da 18″ colpito con forza sul bordo produce un suono tendenzialmente scuro, caldo, ricco di armonici ‘gentili’, che non ostacolano un rapido decay: ottimo per accenti ripetuti. Con molta parsimonia – e se si è dotati di mano leggera – può anche essere utilizzato da crash/ride in generi ‘acustici’, vista la buona definizione del suono ottenuto dalla punta della bacchetta sul corpo del piatto.
Lo spessore ridotto consente l’uso con le mani e rende quindi questo strumento appetibile anche ai percussionisti.
Fantastica la reazione e l’esplosività con i mallet, caratteristica comune al modello da 20″. Paradossalmente, e nonostante il diametro maggiore, quest’ultimo convince un po’ meno se si prova a usarlo come ride, eseguendo sul corpo qualche pattern di accompagnamento, perché il wash tende a prendere il sopravvento.
Come crash e come tale assolve perfettamente al suo compito: senza generare un volume esagerato, visto anche il peso contenuto, il suo suono morbido e pieno appaga e gratifica l’esecuzione di accenti anche rapidi, grazie a un rapido decadimento.
Il suono è tipicamente Paiste, ma con un ‘retrogusto’ scuro che lo rende davvero interessante.
Infine abbiamo potuto testare anche un Dark Splash da 10″ (il modello è disponibile anche nella versione da 8″): ha finitura lucida su entrambe le superfici e uno spessore medio leggero (pesa all’incirca 300 grammi). Il suono che produce è scuro e morbido, con un discreto alone di sottofondo che non disturba, e il decadimento è pressoché immediato.
Il piatto risponde benissimo quando utilizzato per produrre accenti ripetuti, purché eseguiti in generi che non richiedano volumi troppo elevati. Perfetto il suono chocked (stoppato) se vi dilettate a suonare jazz tradizionale, New Orleans o Dixieland che dir si voglia.
I piatti Paiste sono distribuiti in Italia da Aramini Strumenti Musicali.
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