Misure grandi per i nuovi crash che completano l’offerta dell’azienda svizzera nella serie 2002, i piatti per il rock per antonomasia!
La gloriosa e storica serie rock di casa Paiste, la 2002, ha aggiunto dall’inizio di questo 2019 tre nuovi crash in versione Extreme, nelle misure di 18, 19 e 20 pollici, definiti dall’azienda elvetica come piatti brillanti e taglienti nell’attacco, ma dall’effetto crash caldo e potente, in grado di spiccare in qualsiasi contesto, per quanto ‘rumoroso’.
Si tratta di una evidente concessione alle richieste più recenti di un mercato batteristico che, anche in alcuni generi a loro volta estremi, predilige per i piatti crash, ossia ‘da stacco’, le misure generose.
La serie 2002 era stata introdotta nell’ormai lontano 1971 e si era rivelata immediatamente adatta per rispondere alle esigenze sonore del rock, un genere che stava prepotentemente rivoluzionando il mondo della musica.
I piatti della serie 2002 sono stati concepiti e realizzati sin da allora in una lega di bronzo B8 (o CuSn8, conosciuta anche come ‘bronzo 2002’), con il preciso scopo di riuscire a far sentire il loro suono nonostante e attraverso le pareti di amplificatori e di suono erette da chitarristi e bassisti.
Una caratteristica mantenuta ed esaltata oggi nei modelli Extreme Crash da 18, 19 e 20 pollici, ben più pesanti del resto dei crash appartenenti a questa serie.
Dal punto di vista esteriore, i nuovi crash presentano una colorazione leggermente più scura rispetto agli altri modelli della stessa serie. La finitura è brillante su entrambe le superfici e reca a vista i segni sia della tornitura sia della martellatura (ma di quest’ultima non nell’area della campana).
Sulla superficie inferiore ogni piatto riporta una sorta di piccolo logo circolare con impresso un numero di serie, i cui primi due numeri identificano l’anno di produzione dello strumento (per tutti e tre i piatti provati abbiamo il 19, a indicare appunto il 2019).
Sempre da un punto di vista esteriore, in ogni modello, e in particolare in quello da 20″, colpisce la dimensione generosa della campana, il cui suono penetrante e assai definito è comunque molto ben integrato rispetto alla sonorità complessiva dello strumento.
Il peso contribuisce, come detto, a rendere plausibile la definizione di piatti ‘estremi’ per questi crash: il modello da 20″ arriva a circa 2 kg e 400 grammi, quello da 19″ si attesta attorno ai 2 kg e il 18″ va oltre il peso di 1 kg e 700 grammi.
Va da sé che con simili caratteristiche questi piatti vadano approcciati con molta decisione e con bacchette di dimensioni adeguate: ci vuole infatti una certa dose di energia per farli entrare in piena vibrazione e trarne non solo il massimo volume, ma anche la più piena sonorità.
Crash non per tutte le mani e le bacchette, quindi, ma ideali per chi si muove in territori musicali in cui il volume non è mai abbastanza alto; l’ennesima prova dell’eccellenza dei prodotti del marchio elvetico nel mondo del rock, anche nelle sue derivazioni metallare più estreme.
I piatti Paiste sono distribuiti in Italia da Aramini Strumenti Musicali.
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