Matteo Mancuso continua a sbalordire: il live di “Drop D”

Era probabilmente dai tempi della “scoperta” di Guthrie Govan che il mondo della chitarra elettrica non si entusiasmava così per un nuovo musicista alla ribalta.
Se la 6 corde qualche anno fa sembrava “fuori dai giochi” nelle produzioni musicali, oggi grazie ad alcune giovanissime rock band, amate/odiate ma pur sempre di enorme successo (una delle quali made in Italy!), gli amplificatori sono tornati a ruggire e le luci si sono nuovamente spostate alla ricerca di nuovi guitar hero.

Matteo Mancuso ha fatto la sua comparsa sulla scena spiazzando tutti con una tecnica particolarissima e prodigiosa, unica nel suo genere, ma soprattutto con una musicalità e un talento che raramente si ritrovano in un musicista così giovane, se non nel caso di veri e propri geni… e non facciamo nomi del passato perché sarebbe ingiusto animare la fiamma della competizione, sempre pericolosa per i nuovi arrivati.

La scorsa settimana, Matteo Mancuso ha condiviso il suo nuovo singolo “Drop D“, che ha già superato le 200mila visualizzazioni solo su YouTube.

Stiamo parlando di un giovane chitarrista che ha avuto complimenti e applausi da decani dello strumento come Tosin Abasi, che lo definisce “un virtuoso tra i virtuosi“, nonché sua maestà Steve Vai, che lo ha definito “uno dei cinque chitarristi che portano lo strumento a un livello superiore“.

Se non fosse abbastanza, Al Di Meola ha detto di Matteo che “la sua abilità improvvisativa è anni luce avanti, è inspiegabile come abbia fatto a diventare così bravo, così velocemente“.
Ciliegina sulla torta, anche Joe Bonamassa ha affermato “non ho mai visto nessuno reinventarsi così dal tempo di Stanley Jordan“.

Pur tuttavia, ci può sempre essere in giro qualche malalingua (cattiveria? invidia?) a dire che in studio son bravi tutti… ma è proprio in concerto che Mancuso conferma le sue abilità!
Non a caso, sono emersi dei video di “Drop D” dal vivo, che dimostrano senza dubbio che Matteo possiede davvero abilità musicali sovrumane.

Ascoltare la versione registrata in studio di “Drop D” è già esaltante, ma ammirare Mancuso mentre la suona dal vivo lascia sbalorditi, non fosse altro per la serenità con cui riesce a suonare parti difficilissime.
A voi la visione e l’ascolto!