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mezzabarba eric steckel

Una Mezzabarba MZero Signature per il “Blues Metal” di Eric Steckel

Nella fucina di Farnese a quanto pare non si sta mai fermi, dopo il successo della Trinity e del Nirvana e dopo aver messo la firma sul millesimo amplificatore, esce ufficialmente l’amplificatore signature del musicista Eric Steckel.

Copia diretta dell’amplificatore che il buon Eric utilizza per i suoi lavori in studio e in tour, si tratta del suo modo di intendere un amplificatore come la MZero Overdrive, dove ha voluto che ci fosse una voce ben definita che lo aiutasse (ancora di più) a esprimere il suo concetto di suono e di stile.
Ma è doveroso ora fare un minimo di contesto…

Chi è Eric Steckel?

Eric Steckel è considerato (giustamente) uno dei migliori talenti chitarristici Rock/Blues (anche piuttosto Hard, NdR) degli ultimi anni, parliamo di un musicista che ha registrato il suo primo album live alla tenerissima età di 11 anni, intitolato A Few Degrees Warmer.

Nel 2003 ha partecipato al Sarasota Blues Festival, introdotto addirittura da John Mayall, una leggenda del Blues, come il chitarrista più giovane mai salito sul palco con i suoi Bluesbreakers, gli stessi che poi lo hanno portato in tour in Svezia, Norvegia e Danimarca. 

Negli anni a seguire, Eric Steckel si è esibito in giro per il mondo nei vari festival dedicati al Blues, tra i quali l’italiano Pistoia Blues Festival, e nel mentre ha inciso numerosi album acclamati dalla critica, tra i quali possiamo trovare:

  • Havana (Me and My Blues Records, 2006), dico celebre tra i cultori del Blues.
  • Feels Like Home (Me and My Blues Records, 2008), con la collaborazione di Duane Trucks alle percussioni. 
Eric Steckel Mezzabarba MZero Overdrive Signature

Nel 2012 è invece la volta dell’album in studio Dismantle The Sun (Not On Label Records), mentre Black Gold (Not On Label Records), registrato tra Nashville, Tennessee e Amsterdam, arriva nel 2015, dopo un importante lavoro di squadra che ha coinvolto i migliori produttori e musicisti conosciuti da Steckel.

Il suo ultimo lavoro è Grandview Drive (Eat Music), che ha spostato il sound di Eric molto di più verso i territori del Rock (lo definisce addirittura “Blues Metal”) e testimonia la maturazione delle sue doti da chitarrista, songwriter e producer.

Una MZero sì, ma diversa

Per quanto dall’esterno – escluso il non poco vistoso tolex Blue Snakeskin – non sembrano esserci particolari differenze rispetto alla classica M Zero Overdrive, il lavoro custom effettuato potremmo definirlo un “revoicing”, ovvero un lavoro molto certosino sul comportamento dell’ampli, sulla sua equalizzazione e (ovviamente) sulla sua resa finale.

Eric Steckel Mezzabarba MZero Overdrive Signature

Abbiamo infatti una testata che ha più gain della classica M Zero Overdrive, con un filtro sulle medio basse e basse frequenze molto più pronunciato, con maggiore profondità, mentre il potenziometro Presence lavora per dare più aggressività e attacco sulle medio-alte.

Eric Steckel Mezzabarba MZero Overdrive Signature

Ho chiesto al buon Pierangelo Mezzabarba di dirci qualcosa inerente alla sua collaborazione con Eric e che tipo di rapporto ha portato all’ uscita di un prodotto di questo tipo.

Come nasce la collaborazione con Eric e com’è stato lavorare insieme e lui fino a questo momento? 

L’incontro con Eric è stato abbastanza casuale. In realtà già lo conoscevo perché lui è un nome del Rock-Blues americano, immagina che ha iniziato a suonare con John Mayall all’età di 11 anni e ora ha 30 anni.

Di strada ne ha vista e ne ha fatta parecchia. Lui mi scrisse perché era alla ricerca di un ampli che gli potesse dare qualcosa in più rispetto agli altri ampli che possedeva e gli feci un artist price.

Nel frattempo ebbe la possibilità di farsi prestare una MZero Overdrive da un mio cliente di New York e poté provare on the road i suoni e le dinamiche, e il tutto gli piacque molto. 

Al Namm del 2019 ci incontrammo, grazie anche all’amicizia comune con Peter Wolf e Joe Knaggs di Knaggs Guitars, il brand di chitarre elettriche che usa Eric, e da lì è iniziata una collaborazione che ha portato poi allo svilupparsi di una bellissima amicizia: lui è un ragazzo d’oro, divertente da matti, e un grandissimo professionista, non l’ho mai visto sbagliare una nota, mai. E ci sono stato in contatto parecchio. 

Ha una dedizione al lavoro totale, come la mia, ecco perché ci siamo presi subito, amiamo ciò che facciamo e vogliamo farlo al meglio.

Eric Steckel Mezzabarba MZero Overdrive Signature

L’idea di suono di Eric nasce dalla sua esperienza con i tuoi ampli o anche da trascorsi precedenti? 

Eric nella sua vita ha suonato di tutto, dai vecchi Fender e Marshall, ai nuovi ampli high-gain, di tutte le marche.
È un amp maniac, gli piace suonare roba veramente buona e ha trovato il suo sound nella MZero Overdrive e nella Trinity, entrambe Mezzabarba, con cui ha inciso gli ultimi due album.

In realtà credo che lui sia fortemente influenzato da Stevie Ray Vaughan ma non vuole suonare in quello stile perché rischierebbe di non essere originale ormai, vista la quantità di cloni più o meno bravi che ha il texano.
Ma Eric ha anche altre due passioni: Gary Moore e il Metal!

Da queste due passioni ha creato il suo stile, che lui stesso ha definito Blues Metal, un Blues suonato con tecniche e suoni più tendenti al Metal che alla tradizione. 

Eric Steckel Mezzabarba MZero Overdrive Signature

Ecco perché si trova bene con ampli come i miei che hanno una dinamica da bluesman ma suoni decisamente moderni, visto il gain a disposizione. Lui ama tenere la saturazione al massimo e fare tutto con il volume della chitarra, quasi un gain variabile sullo strumento stesso. È uno dei suoi segreti. 

Ma ancora più “incomprensibile” è come faccia a tenere a bada quell’immensa quantità di gain. Ancora non l’ho capito, ti giuro. Ha un controllo totale.

Quali sono stati gli step più significativi che hanno toccato la progettazione, prototipazione e messa a punto di questa testata?

Abbiamo lavorato con Eric nei miei periodi “losangeleni”, a ridosso del Namm o dell’Amp Show, direttamente su un prototipo che avevo nel mio quartier generale in California, e in Italia quando è arrivato per un mini-tour dedicato alla promozione dei miei ampli. 

Di base a lui piaceva tantissimo la semplicità e la schiettezza della MZero Overdrive, ma voleva un pizzico di gain in più e basse più profonde e morbide, un suono più “ciccioso”. Abbiamo lavorato in questo senso ed è stato tutto piuttosto semplice. 

Ti spiego: visto che la base di partenza era la MZero, a livello di progettazione non ci sono state grosse novità, solo un circuito differente che suona in modo diverso e si adatta al meglio al suo stile. 

Eric Steckel Mezzabarba MZero Overdrive Signature

Più difficile invece è stato trovare un look che mettesse tutti d’accordo, ma quando Eric ha visto il Blue Snakeskin che avevamo disponibile, ha capito che quello era ciò che cercava di trasmettere: un ampli di classe, con quel pizzico di esagerazione americana che non guasta.

Se vi abbiamo solleticato la curiosità. sappiate che oltre alla testata è disponibile anche la cassa 4×12 straight, costruita così perché ha più basse e più punch, realizzata seguendo le specifiche delle vecchie casse anni ’60 che hanno fatto l’epoca d’oro del rock. Stessi materiali, stesse misure, che Pierangelo conosce assai bene.

Eric Steckel Mezzabarba MZero Overdrive Signature

Gli speaker montati sono i G12M20 Heritage Greenback della Celestion, che attualmente rappresentano lo stato dell’arte non solo del brand ma del mercato in generale.

Maggiori informazioni sulla pagina di Mezzabarba Custom Amplification.

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