Il brano si trova sull’album Powerslave, il suo testo si ispira alla “Battle of Britain” del 1940, e la narrazione avviene attraverso gli occhi di un immaginario pilota che ne prese parte.
Nello stesso album fa capolino anche un’interessante riferimento letterario grazie al brano “The rime of ancient mariner” il cui testo include una esplicita citazione del poema di Samuel Taylor Coleridge.
Si tratta del quinto album della band, momento sicuramente di apice creativo nonché di massima stabilità della formazione. Non ci resta che iniziare la nostra solita analisi…
Aces High “cavalca” veloce
0:29 -Il riff iniziale ci da il benvenuto, fiero almeno quanto la sua armonizzazione a due chitarre, tipica degli Irons
0:53 -A questo punto parte la cavalcata classica che precede l’entrate della voce Bruce Dickinson, fa pregustare il tiro del brano.
1:09 -Arriva il turno della voce, tutti la conosciamo e sappiamo benissimo cosa aspettarci
1:54 -Inizia il ritornello, che potremmo definire veramente epico, una sorta di inno, impossibile non lasciarsi coinvolgere
2:23 -Impossibile avere un brano degli Iron Maiden senza un riff nuovo a fine ritornello, che guarda caso apre ad almeno un paio di assolo fulminanti
2:36 -Dave Murray si fa sentire con un po’ di tremolo picking, proseguendo poi sul suo stile sempre. Il risultato non può che essere meraviglioso, se vi piace la chitarra rock non potete fare a meno di questi fraseggi
2:51 -Entra Adrian Smith, con il suo stile più fluido e meno pennato, niente da invidiare al precedente, qui non si scherza
3:33 -Rientra la voce per portarci pian piano verso un ulteriore ed enorme ritornello, da cantare in coro allo stadio
4:32 – Il brano si avvia alla chiusura con la ripresa del riff inziale
La tablatura dei riff
Anche questo appuntamento finisce qui, vi auguro buono studio e buon divertimento in compagnia dei cari vecchi Iron Maiden!
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