Basso e percussione in comunicazione, andiamo avanti con le nostre lezioni di Fingercussion “2.0”.
“In comunicazione“: uso questa definizione perchè se ho detto che alla mano destra è affidata più che altro la produzione ritmica e armonica (basso e batteria, cioé la sezione ritmica) e alla mano sinistra è affidata la parte della esecuzione della melodia con legature molto ostinate (chokes, wham tapping o come vogliamo chiamarlo), allora dovrò giocoforza imparare a mettere in comunicazione, coordinandoli, i gesti delle due mani.
I pilastri fondamentali di questa idea tecnica ed espressiva sono tre:
- Imparare a suonare le note sulla tastiera usando la sola mano sinistra;
- Integrare l’uso di mano destra per ottenere un basso profondo e, per la mano sinistra, introdurre lo studio della “clave” qui con un piccolo anticipo nello spazio del terzo beat ma l’idea e il sound è il medesimo;
- Diventare consapevoli di un utilizzo non eccessivo e sempre creativo di queste tecniche, incominciando ad esempio a usare un pattern per una frase di domanda e un pattern diverso per una frase di risposta, oppure usare in un modo una parte A di un brano opponendole una parte B dal sapore molto diverso, anche al limite e forse direi saggiamente, senza alcun ricorso alle tecniche percussive in modo da essere sempre interessanti per gli ascoltatori e assomigliare il meno possibile a tutti gli altri! Per questo guarda bene il video o magari per i cambi di atmosfera ascolta questo mio brano brano:
Segui la tablatura: uno dei brani che accenno qui è del 2006 e si chiama “Mood“. L’accordatura che ho inventato molto tempo fa è AACgbe, un Lam7/9 con la sesta corda su un A1, quindi all’ottava inferiore rispetto alla nota La della quinta corda (A2). C’erano persone che quando ascoltavano al soundcheck la mia Lowden erano convinti fosse una baritona!
Ricorda, guardando la tab, che ho inserito due suoni percussivi: uno scuro prodotto col pollice sul nodo della corda o poco più avanti verso la buca a mò di Tambora per suonare il basso con un suono di cassa scuro, e un rullante chiaro da suonare con l’anulare percuotendo il top della chitarra in genere ponendo un accento (segnato in tablatura) più deciso quando si tratta appunto del secondo e quarto beat.
Battitori liberi in rete – come io li chiamo – che suonano la chitarra fingerstyle ce ne sono tanti ma attraverso la Fingercussion 2.0 potrai liberare la tua creatività e spontaneità senza seguire strade massimaliste che un po’ trovo allontanino la chitarra dalla sua natura.
Ti invito infatti a riflettere sul fatto che usando questa idea basata su questi tre pilastri potrai in modo libero e in un certo senso pionieristico imitare molti pattern ritmico-armonici che senti in giro (nella musica in senso ampio quindi e non “chitarrocentrica”) e il tuo modo di suonarli sarà unico perchè di sicuro non troverai nessuno che suona nel modo che ti sarai inventato seguendo i criteri della Fingercussion 2.0 che non ti obbliga a fare un gran baccano sulla chitarra soffocando la melodia ma che prova anzi a valorizzarla e sottolinearla!
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