In questa puntata voglio mostrarti un mio modo di suonare un 3/4 che piace molto ai miei allievi e di recente mi ha spinto a comporre brani che suono con gioia, nonché riscoprire cose che già suonavo e componevo negli anni ’90.
Ci sono tanti modi di suonare il 6/8 e il 3/4, i tempi ternari li ho sempre trovati affascinanti. Pensa a un jazz waltz, a quanto sia avvolgente suonare qualcosa così, con le crome swing (quindi non uguali come lunghezza) e soprattutto con quell’effetto percussivo di spazzole molto pronunciate che il batterista suona nella sezione ritmica quando fa un accompagnamento basic.
Spiando il meccanismo: immagina i tre quarti della battuta di un valzer. Bene, hai i tre beat percussivi diciamo così: 1 – 2- 3, ok adesso immagina gli UP beat. Il levare che chiamo “and” e lo scrivo così “&“.
Il mio tre quarti completo di beat e upbeat (battere e levare) sarà questo: 1 &2 &3 &1 &2 &3 &1 ecc
Adesso mentre pronunci queste sillabe batti sul tavolo solo sul numero 1 sul 2 e sul 3. Bene adesso con la voce pronuncia una A secca sul primo battito che è sull’1 e poi un breve e secco suono di E sul & (levare) che c’è fra il secondo e il terzo beat.
Sentirai dirti una A e una E mentre la mano batte i tre quarti sul tavolo e noterai che soprattutto quest’ultima percussione/accento (la E sul levare fra il 2 ed il 3 beat) è interessante, moderna, accattivante e molto molto rimbalzante!
COsì hai già una colonna vertebrale ritmica per un accompagnamento di un jazz waltz.
“
Nell’esercizio 11a qui sotto da scaricare trovi la tablatura per chitarra di un esercizio in accordatura aperta in Em dove all’inizio devi cercare di sentire quel levare fra il beat 2 e il 3 eseguito sul basso e poi all’ultimo rigo dell’esercizio arriverai ad eseguire la percussione col click delle prime lezioni da suonare proprio sul beat 1 e sul levare (&) che si trova fra il secondo e terzo beat. L’atmosfera è estremamente interessante visto che contemporaneamente eseguirai un basso e una melodia.
Quando dico contemporaneamente intendo dire in senso letterale.Quindi leggi bene la Tab e rifletti: al momento della percussione che è il click devi essere in condizione di suonare contemporaneamente anche il basso e la tecnica per capire come riuscirci è nella videolezione dedicata al click.
L’esercizio conclusivo è lo studio del pattern ritmico e armonico di introduzione a un mio brano che si chiama “Desconocida“, scritto mentre ero in Tour in Colombia l’anno scorso.
Gli amici a Cartagena de Indias in Colombia mi hanno spiegato, ascoltando il brano, che il ritmo sottostante si chiama Joropo ed è Venezuelano. E io che pensavo di essere stato originale!
La cosa bella del viaggiare suonando e ascoltando tante cose diverse è proprio questa: venire a contatto e nutrirsi di tante cose e poi rielaborarle in modo nuovo.
Anche qui c’è uno spostamento timbrico e ritmico rispetto all’idea usuale che si ha del valzer e del 3/4 in generale. Infatti proprio nell’ultimo rigo dell’esercizio sul pattern di “Desconocida” il levare fra il beat 2 e 3 lo trovi sottolineato addirittura da un “boomy sound” come quello prodotto dal pollice sulle corde basse all’altezza del ponte della chitarra in modo da ottenere un accentuazione di tipo scuro, se possibile ancora più imprevista rispetto ad un suono chiaro.
Una tecnica della “Tambora” per chitarra classica riveduta e aggiornata in un contesto più moderno.
Questa tecnica con un basso “boomy” che oltre al suono percussivo di grancassa fa sentire anche il suono della corda bassa la trovi in questa videolezione su Superstition e sulla mia pagina Facebook.
Vi ricordo che il brano originale “Desconocida” come pure il mio Jazz Waltz “Nottetempo” lo trovate sul mio canale Youtube al quale consiglio di iscrivervi per le novità in arrivo sulla Fingercussion 2.0
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