Bentrovati Musicoffili e benvenuti al nostro ottavo appuntamento della rubrica Jazz Rock Improvisation Techniques con l’argomento che tratta l’utilizzo delle note di approccio.
Nella scorsa lezione ci siamo occupati della settima categoria in elenco ovvero, le Tensioni che risolvono scendendo di grado (Hi-Lo). Nei prossimi tre appuntamenti invece, ci occuperemo dell’ottava categoria in elenco che riguarda le tre variazioni delle cosiddette Hi-Lo, ovvero: Lo-Hi-Lo; Hi-Chromatic-Lo; Lo-Hi-Chromatic-Lo.
Anche in questa categoria e precisamente in due delle varianti sopra elencate, troviamo ancora una volta l’utilizzo dei cromatismi.
Prima di passare all’analisi di brani, vidiamo qualche esempio che riguarda la prima delle tre variazioni delle cosiddette Hi-Lo, ovvero: Lo-Hi-Lo.
Esempio 1 – Variazione Lo-Hi-Lo sul Imaj7
Il primo esempio si sviluppa su un IIm7 – V7 – Imaj7 in tonalità di Sol Maggiore. Facendo l’analisi melodica nella terza misura con in sigla Gmaj7 il sol, nota dell’arpeggio (I), sale di grado verso il la (9), per poi ritornare al primo grado sol.
Esempio 2 – Variazione Lo-Hi-Lo sul V7
Anche il secondo esempio si sviluppa su un IIm7 – V7 – Imaj7 in tonalità di Sol Maggiore. Facendo l’analisi melodica nella seconda misura con in sigla D7 il fa#, nota dell’arpeggio (I), sale di grado verso il sol (11), per poi ritornare sulla terza maggiore fa#. La stessa cosa accade sul terzo e quarto movimento della stessa misura, il re nota dell’arpeggio (I), sale di grado verso il mi (9), per poi ritornare alla nota fondamentale re.
Esempio 3 – Variazione Lo-Hi-Lo sul IIm7
Facendo l’analisi melodica nella prima misura con in sigla Am7 il la, nota dell’arpeggio (I), sale di grado verso il si (9), per poi ritornare alla nota fondamentale sol.
A questo punto è facile dedurre che la prima variazione delle Hi-Lo si ha quando una nota dell’arpeggio (nota cordale) sale di grado per poi tornare, dopo aver creato una momentanea tensione, nella posizione iniziale.
Fatta questa lunga ma necessaria introduzione è arrivato il momento di analizzare frammenti di alcuni famosi Standard Jazz che hanno fatto la storia del jazz e non solo.
Esempio 4 – Variazione Lo-Hi-Lo sul Tema di Just Friends
Nell’esempio sopra esposto sono riportate le prime otto misure di Just Friend, un brano scritto da John Klenner nel 1931. Nella sesta misura con in sigla Gmaj7 il sol, nota fondamentale dell’accordo (I), sale di grado verso il la (9), per poi ritornare nella posizione iniziale.
Esempio 5 – Variazione Lo-Hi-Lo sul Tema di Half Nelson
Nell’esempio sopra esposto sono riportate le prime 5 misure di Half Nelson, un brano scritto da Miles Davis, consiglio di ascoltare la versione di Miles Davis All Stars o Miles Davis-Charlie Parker registrato nell’Agosto del 1947 a New York (Savoy 951). Nella seconda misura con in sigla Cmaj7 il do, nota fondamentale dell’accordo (I), sale di grado verso il re (9), per poi ritornare alla nota fondamentale do. La stessa cosa accade sul secondo movimento della terza misura con in sigla Fm7, il lab nota cordale (I) sale di grado verso il sib (11), per poi ritornare sulla terza minore lab.
Esempio 6 – Variazione Lo-Hi-Lo su Ornithology
In quest’ultimo esempio ho pensato ad un frammento di improvvisazione di Charlie Parker su Ornithology, un brano registrato per la prima volta dallo stesso Parker nel Marzo del 1946 per l’etichetta Dial. Il brano si muove sulle armonie di un altro celebre Standard Jazz How High The Moon, sul quale sono basati tantissimi altri brani dell’era Bebop. Nella terza e quarta battuta è presente la variazione Lo-Hi-Lo.
Con questa mia ultima considerazione si conclude l’ottava parte che riguarda la classificazione e l’utilizzo delle note di approccio.
Grazie per l’attenzione e vi aspetto al prossimo appuntamento della rubrica Jazz Rock Improvisation Techniques.
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