L’hybrid picking è efficace e utile grazie alla sua “economia” di movimenti, cioè minimo sforzo – nel nostro caso minimo movimento del polso a differenza della plettrata alternata ad esempio – e massimo risultato.
Abbiamo comunque inserito nell’arco delle puntate altre tipologie di tecnica, per forza di cose il legato, in quanto direttamente collegato all’hybrid, e la plettrata alternata. Abbiamo anche parlato di concetti di armonia e di modulazioni, vedendo appunto diverse frasi che ne esprimevano i concetti.
Raccomando sempre quando ci si avvicina a questa tecnica di visionare con attenzione le primissime lezioni, dove si parla dell’approccio e della propedeutica. Utilizzate sempre inizialmente un metronomo, partendo da velocità molto basse per poi gradualmente aumentare i beat.
In questa ultima puntata parleremo principalmente di fraseggi. Potrete prendere spunti da queste frasi, memorizzarne delle parti e utilizzarle per le vostre idee, oppure potrete impararle a memoria cercando di trasportarle in tutte le tonalità.
Un aspetto fondamentale è sapersi muovere in tutte le tonalità, facendo esercizio attraverso il circolo delle quinte ascendenti e discendenti. Partiamo con la prima frase è in tonalità di C Maggiore , anche in questo caso il fraseggio ha un linguaggio tipico dei sassofonisti, si sviluppa sia con la plettrata alternata che con l’hybrid picking.
Dalla corda MI cantino al quindicesimo tasto, siamo sulla forma di Re della scala, la frase si sposta cromaticamente alla forma di Mi fino alla forma G della tonalità stessa, per poi chiudere con un circondamento tipico del bebop sulla Terza Maggiore della tonalità, ovvero sulla nota MI.
Il prossimo fraseggio rimane sempre nella stessa tonalità e utilizza gli stessi concetti tendenzialmente sassofonistici e bebop, per poi concludersi su una combinazione in hybrid picking sullo stile di Claudio Pietronik, sull’arpeggio di Re minore 7.
In quest’ultimo arpeggio facciamo molta attenzione alla combinazione hybrid plettro/medio/anulare.
La terza ed ultima frase si basa su un II-V-I di C Maj7 di partenza si sviluppa su un arpeggio di D min 7, attraverso dei cromatismi sulla forma di A min, si sposta sulla scala esatonale di G, proprio sull’accordo di G7 alt (#5), per poi concludere su delle triadi discendenti con l’utilizzo dell’hybrid picking che terminano sulla sesta maggiore della tonalità, C Maggiore.
Grazie a tutti i lettori che mi hanno seguito in queste puntate dedicate all’hybrid picking, spero possano esservi state utili e di ritrovarci presto con nuovi argomenti!
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