Cari amici, benvenuti a questo nuovo appuntamento con la nostra rubrica sugli arpeggi, nel precedente articolo avevamo approfondito l’utilizzo delle quadriadi, applicandovi in particolare le tecniche del tapping e string skipping; vorrei riprendere proprio dagli arpeggi a quattro voci, mostrandovi un breve esempio tratto da un assolo composto per l’ultimo album della mia band, i Vitriol.
In questo fraseggio ho utilizzato una diteggiatura a due note per corda di C#m7, eseguita in hammer-on ed estesa con la sua ottava in tapping. Il pattern si ripete su tre ottave, per concludersi con uno slide nuovamente in tapping. La sua peculiarità è la divisione ritmica: abbiamo gruppi irregolari di settimine di semicrome, suonati su un tempo composto di 6/8, quindi con suddivisione ternaria.
In questo caso eseguiamo sette note in luogo di quattro, quindi nella misura avremo tre gruppi di sette, che andranno a coprire 12/16, ovvero 6/8. Per comprendere al meglio il timing e l’effetto finale che produrranno vi consiglio di ascoltare con calma l’esempio audio. Dal punto di vista tecnico prestiamo attenzione alla pulizia di esecuzione nei salti di ottava: in questo caso dovremo tenere d’occhio entrambe le mani che si sposteranno insieme lungo la tastiera, senza l’aiuto del plettro!Con il prossimo esempio proviamo a spingerci oltre le settime ed esplorare ulteriori estensioni dei nostri arpeggi. Questo lick è basato su accordi di add9, cioè triadi a cui aggiungiamo la nona maggiore. Per eseguirlo ci serviamo dello sweep picking e di una buona quantità di slide, necessari a unire le due diteggiature principali che compongono i due arpeggi dell’esercizio.
Apriamo con un Bmadd9 (B-D-F#-C#) e proseguiamo con il Aadd9 (A-C#-E-B). Il fraseggio è diviso in quartine di sedicesimi, per cui abbassiamo inizialmente i bpm per curare la precisione ritmica e la dinamica. Vi consiglio inoltre di seguire le indicazioni di pennata inserite nello spartito, spero che vi saranno di aiuto per ottenere un’esecuzione più fluida possibile.Arriviamo al terzo lick: anche in questo caso ho voluto prendere in esame gli arpeggi add9 e la pennata sweep. La frase è costruita su una battuta da 5/4 e una da 4/4, con divisione in terzine di ottavi. Nella prima misura abbiamo un F#madd9 (F#-A-C#-G#) e un Gadd9 (G-B-D-A). La seconda misura di 4/4 vede un Amadd9 (A-C-E-B), per poi concludersi in Em.
Potremmo quindi vedere il F#m come sesto grado della tonalità di A e gli accordi successivi presi dalla tonalità di G. Tecnicamente analizziamo con calma il verso della pennata che dovremo seguire (sempre indicato nello spartito) ed iniziamo ad esercitarci da velocità ridotte, assicurandoci di eseguire una corretta divisione ritmica in gruppi di tre. Facciamo attenzione anche a quello che succede sulla prima corda: non tutte le note sono legate.
Ho voluto plettrare le prime due e legare solamente la terza con un pull-off per rendere il passaggio più incisivo. Le diteggiature utilizzate ricordano molto le forme già viste degli arpeggi triadici, adattate per inserire il nono grado, se notate sempre sulla seconda corda.
Buon lavoro e buon divertimento, alla prossima!
Gli arpeggi #5
Cari amici, benvenuti a questo nuovo appuntamento con la nostra rubrica sugli arpeggi, nel precedente articolo avevamo approfondito l’utilizzo delle quadriadi, applicandovi in particolare le tecniche del tapping e string skipping; vorrei riprendere proprio dagli arpeggi a quattro voci, mostrandovi un breve esempio tr
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