K.C. Blues, ovvero Kansas City Blues, è un altro brano in cui l’immenso Charlie Parker, uno dei padri del Jazz e in particolare dello stile Bebop, ha dato prova di sé strabiliando tutti i suoi colleghi, contemporanei ma anche le generazioni a lui successive, fino ad oggi.
Il brano, che come altri potete trovare nel disco The Magnificent Charlie Parker del 1955 e ancora oggi edito in cd, vinile o streaming/download, ha una struttura blues in 12 battute in tonalità di C.
Non è un caso che il titolo sia “Kansas City”, visto che proprio questa era la città natale di Parker, dove era nato il 29 agosto del 1920 e in cui aveva iniziato, con non poche difficoltà familiari, ad imbracciare uno strumento musicale, partendo dal cosiddetto Sousafono.
La didattica dietro K.C. Blues
Venendo quindi alla nostra lezione, ritorniamo sul discorso cromatismi e note target.
Abbiamo accennato che ci sono diversi modi per indirizzare un movimento melodico verso una nota di arrivo, uno di questi (direi il primo) è l’approccio cromatico ascendente o discendente.
Esempio di approccio cromatico ascendente:
- SOL SOL# (doppio approccio cromatico ascendente) indirizzate verso il LA;
- LA# SI (doppio approccio cromatico ascendente) indirizzate verso il DO.
Come al solito non sarà facilissimo seguire i tortuosi e veloci fraseggi di Bird, ma come abbiamo detto all’inizio del nostro percorso l’intento di questo viaggio non è quello di “scimmiottare” il modo suonare di Parker o imparare a suonare Jazz ma quello di comprendere alcuni espedienti, melodici e armonici, da lui spesso usati e farli nostri, rielaborandoli ed utilizzandoli a nostro piacimento, anche in altri contesti.
Buono studio!
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