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Pentatoniche OGM #1

Con "OGM" si vuole scherzosamente alludere alla possibilità di modificare, tramite l' "impianto" di alcune note, la nostra scala, al fine di generare nuove possibilità armonico/melodiche e una maggiore varietà di soluzioni, vediamo oggi una pentatonica minore ADD 9; questa scala può essere vista da vari punti di vi

Con “OGM” si vuole scherzosamente alludere alla possibilità di modificare, tramite l’ “impianto” di alcune note, la nostra scala, al fine di generare nuove possibilità armonico/melodiche e una maggiore varietà di soluzioni, vediamo oggi una pentatonica minore ADD 9; questa scala può essere vista da vari punti di vista, una scala pentatonica minore a cui aggiungiamo una 9na (Es. la nota B nella pentatonica di Am), ma anche come una scala minore naturale a cui leviamo la sesta minore, motivo per cui possiamo utilizzarla tranquillamente su un accordo minore, senza che si generi alcun tipo di attrito tra note dell’accordo e della scala (appunto il battimento tra quinta dell’accordo e sesta minore della scala), mantenendo però un “sound” minore naturale.Oltre a questo, aggiungendo una sola nota, abbiamo la possibilità di estrapolare dalla scala, due arpeggi di settima in più, rispetto a quello che solitamente troviamo nella pentatonica minore (Es. in Am, aggiungendo la nona/B, abbiamo Cmaj7 e Em7 oltre all’arpeggio di Am7)Vediamo gli esempi di questa lezione, per cui abbiamo utilizzato la pentatonica minore Add9 di G.Nel primo abbiamo un movimento orizzontale discendente, attuato attraverso i cantini E e B e realizzato grazie ad un uso abbondante degli “slide”. Non a caso, in relazione a quello che avevo scritto prima, ho usato forme che generano i tre arpeggi di settima: abbiamo Dm7 (primo movimento), EbMaj7(secondo movimento) e l’arpeggio della tonica Gm7 (terzo e quarto movimento). Nella parte successiva, abbiamo un movimento discendente verticale sul I° box, in cui viene usata la scala nella sua interezza, con la nona (A) in bella mostra ed un finale classico, vagamente blues.Il secondo esempio è una frase nello stile di Carl Verheyen, quindi basata su glissati, intervalli larghi e plettrata ibrida (segnalata nella partitura: M=medio – A=anulare). Notare come, con l’aggiunta di una semplice nota, si riesca a costruire un disegno melodico piuttosto complesso e arioso, che si discosta in maniera notevole dal classico sound pentatonico.Il terzo esempio è una linea terzinata, in cui ho miscelato, nella prima parte, diteggiature larghe e strette (vedi prime due lezioni) e, nel suo movimento discendente, un insieme di note in gruppi melodici di quattro (in modo tale da avere uno spostamento d’accento, data la scansione ternaria del tutto), eseguite con un uso abbondante dell’economy picking.”Riscaldate” bene il vostro legato prima di iniziare e cercate di lavorare con calma sull’articolazione delle note, fino a che la frase non suona fluida a velocità basse.Alla prossima!Lorenzo Venza
Docente per i corsi di Chitarra Base e Intensivi

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