Ben ritrovati cari MusicOffili, dopo aver esplorato alcune possibili ritmiche blues nel range basso, ecco che ci avventuriamo in alcune varianti del range intermedio che emulano i riff di una sezione fiati (a tal proposito è consigliatissimo l’ascolto del Chicago Blues); nella primissima puntata avevamo accennato a come l’uso degli accordi di nona dominante fosse caratteristico delle parti medium range, oggi vedremo però come anche degli accordi “piccoli” con sole 3 voci possano aiutarci a creare delle ritmiche di risposta al più classico boogie del nostro collega chitarrista o se ci ritroviamo a suonare in una band con molti elementi.
I piccoli accordi in questione sono tre e tutti diteggiati sul set di corde 4-3-2 (per gli esempi a seguire stavolta ho scelto la tonalità di Bb):
- triade di Bb in posizione fondamentale, con approccio cromatico fra terza minore e terza maggiore, a partire dall’ottavo tasto della quarta corda;
- triade di Eb in secondo rivolto a partire dall’ottavo tasto della quarta corda (da suonare esclusivamente col barrè con l’anulare);
- voicing a 3 note di Bb7 (Bb – F – Ab) sempre a partire dall’ottavo tasto della quarta corda.
Come noterete stiamo tenendo fermo sempre il Bb sulla quarta corda cambiando di volta in volta il bicordo al canto, caratterizzando l’accordo prima come una semplice triade maggiore di Bb, per poi passare ad un Bbsus13 ed infine Bb7. In questo modo stiamo imitando nel nostro piccolo una sezione fiati o un organista. Una volta assimilati questi piccoli voicing passiamo in rassegna tutte le varie combinazioni.
Nella tab ho intenzionalmente scritto il pattern ritmico per un solo accordo, in modo tale da darvi la possibilità di trasportarli voi da soli sull’intera progressione di 12 misure ed in tutte le tonalità. All’inizio alcuni movimenti potranno risultarvi scomodi o di difficile esecuzione soprattutto per le acciaccature nel cromatismo fra terza minore e terza maggiore; in quel caso il consiglio è di mettere il metronomo a 80 bpm (se necessario anche 60) e di lavorare solo ed esclusivamente sulla meccanica dell’esecuzione.
Altro aspetto esecutivo importantissimo da tenere a mente è quello di mutare le corde che non ci servono (prima, quinta e sesta), in modo da poter mantenere una pennata precisa ed energica con la mano destra.Nell’esempio 3 trovate l’intera progressione col pattern trasportato sugli altri due accordi, Eb7 e F7.
Certamente è possibile e auspicabile incorporare a questi pattern anche dei fill melodici. A tal proposito il mio suggerimento è di prima assimilare per bene tutte queste 6 varianti di accompagnamento, per poi ascoltare chitarristi quali Jimmy Rogers, Eddie Taylor o altri esponenti dello Chicago Blues e capire come loro riescono a mischiare parti ritmiche a fill solistici.
Ringrazio Damir Rapone per aver registrato il basso negli esempi degli esercizi. Come sempre vi invito a scrivermi nel forum se avete domande. Buono studio e Long live the Blues!
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