Ciao amici Musicoffili, oggi faremo una breve introduzione per parlarvi di una App che abbiamo scoperto da poco chiamata guitarLayers e dedicata a tutti i chitarristi.
Parto con il dire che le potenzialità di questo software sono infinite ma che è importante cogliere le sue funzionalità e capire l’uso della tastiera; una volta superato questo step ci si imbatte in una serie di feature che non solo aiuteranno qualsiasi insegnante nello spiegare al proprio allievo le posizioni di scale, accordi, arpeggi ecc. ma daranno modo allo studente e allo stesso maestro di scoprire un nuovo approccio allo studio dello strumento.
GuitarLayers non è un software per la semplice visualizzazione di scale, accordi e arpeggi sulla tastiera della chitarra o del basso, ma una soluzione professionale per studenti, insegnanti e musicisti professionisti.
Il software, realizzato dalla moreOrLess music e distribuito tramite il Mac App Store di Apple, si presenta con un’interfaccia utente in linea con i prodotti professionali di casa Apple ed è in grado di automatizzare, con dei semplici click, tutte le operazioni che portano alla rappresentazione delle note sulla tastiera della chitarra partendo dalla teoria musicale.
IL CONCEPT
Il concept che sta dietro guitarLayers è quello di separare le strutture musicali, (nome con cui vengono definite le scale, gli intervalli, gli arpeggi e gli accordi dai nostri amici d’oltreoceano) dalla loro disposizione sulla tastiera di una chitarra o di un basso (shaping).
Ed è proprio partendo da quest’idea che guitarLayers offre al chitarrista sia i controlli per la gestione delle strutture, intese come insiemi manipolabili di note, e sia i controlli che permettono di disporre tali strutture sulla tastiera della chitarra.
In altre parole: definisci le note che intendi utilizzare e quindi modellale sulla tastiera della chitarra o del basso.
CREARE E MANIPOLARE LE STRUTTURE MUSICALI IN ACCORDO CON LA TEORIA MUSICALE
Il modulo Struttura di guitarLayers permette di eseguire qualsiasi operazione su insiemi di note, visualizzate tramite il loro nome o il loro grado rispetto alla tonica, senza scadere mai in un gioco semplicemente combinatorio, ma mutuando tutte le operazioni dalla teoria musicale moderna, permettendo così di gestire tutti i concetti comunemente trattati dagli insegnanti e da rinomate scuole internazionali, come ad esempio la Berklee School.
Si va così dalla possibilità di generare i modi di una qualsiasi scala, a quella di calcolare automaticamente rivolti e drop voicings di arpeggi e accordi.
Giusto per rendere l’idea: avevate notato che un semplice Cmaj7 può essere disposto in 24 diversi voicings ottenibili applicando ad esso rivolti e drop?
Dando per scontata la possibilità di operare sulle scale, gli accordi e gli arpeggi più comuni, si ha la possibilità di spingersi molto oltre creando ed operando su strutture custom, ovvero scale, accordi e arpeggi costruiti dall’utente definendo ogni singola nota, o grado, di esse, oppure derivandole dalla modifica delle strutture comuni accessibili rapidamente con un semplice click da appositi menù a tendina.
Tra le capacità del software che abbiamo apprezzato maggiormente vi è sicuramente quella di assegnare differenti funzioni armoniche ad una stessa struttura.
Facciamo un esempio: se si inseriscono le note di una triade di Do maggiore, guitarLayers, applicando opportune deduzioni armoniche, le riconosce anche come un accordo di Lam7 senza la tonica o di Abmaj7(#5) senza la tonica, offrendo in tal modo interessanti spunti di riflessione se non addirittura una vera e propria base di conoscenza.
GENERARE LE SHAPES AUTOMATICAMENTE
Una volta definita la struttura desiderata è possibile modellarla automaticamente sulla tastiera a piacimento e secondo i criteri (o per meglio dire i vincoli) più diffusi nella letteratura chitarristica moderna.
Il modulo Fretboard Constraint di guitarLayers permette così di operare sui vincoli da applicare alle note della struttura per la loro visualizzazione sulla tastiera, fornendo così allo studente la possibilità di sviluppare l’importante capacità di orientamento e movimento sul manico della chitarra, o del basso, ed al docente la possibilità di una didattica con una maggiore dinamicità.
Si va pertanto dalla possibilità di generare automaticamente Shapes Verticali (tra cui le comuni CAGED), Shapes Oblique a due, tre, quattro o più note per corda fino alla creazione di Shapes Orizzontali su una singola corda o su specifici set di corde. Anche in questo caso guitarLayers mostra tutta la sua versatilità grazie alla possibilità di costruire Custom Shapes che permettono all’utente di modellare qualsiasi scala o arpeggio impostando un numero arbitrario di note per ciascuna corda e facendo così assumere alla struttura la shape desiderata.
ARMONIA E LAYERS
Chi suona e pratica professionalmente la chitarra sa bene che conoscere lo strumento non può limitarsi ad una sterile conoscenza delle shapes delle scale, degli arpeggi e così via, ma, così come la parola “armonia” implica, le strutture, e le relative shapes, vanno fatte proprie mettendole in relazione tra loro.
Da questa fondamentale considerazione deriva un altro punto cardine di guitarLayers: la possibilità di sovrapporre le shapes in una determinata porzione di tastiera permettendo di creare relazioni visuali tra le strutture desiderate.
In questo modo è possibile, ad esempio, sovrapporre le shapes di due diverse scale in una stessa porzione di tastiera e rendersi conto di quali note siano in comune o meno. Utile ad esempio, quando, improvvisando su accordi che fanno riferimento a scale diverse, vogliamo creare linee di improvvisazione fluide che non ne interrompano il ritmo melodico, oppure in quei casi in cui non vogliamo spostare necessariamente la mano al cambio di accordo e quindi di scala.
Con i Layers c’è da sbizzarrirsi, è possibile, tramite le sovrapposizioni, creare mappe scala- accordo, scala-arpeggio, arpeggio-accordo al fine di studiare in modo completo qualsiasi progressione armonica.
Provate ad immaginarne l’applicazione ad una classica progressione II V I.
Anche in questo caso ci sorprende il livello di automazione offerto dal software. Sovrapponendo ad esempio una shape verticale di arpeggio con quella di una di scala su una determinata porzione di tastiera, è possibile con un semplice click spostare la sovrapposizione su un’altra zona della tastiera.
Il software ricalcola e sovrappone automaticamente le shapes nella nuova posizione. Il risparmio in termini di tempo ed inchiostro è davvero notevole!
ARMONIZZAZIONI AUTOMATICHE
Bene, possiamo quindi creare delle mappe scala-accordo, ma quali sono gli accordi o gli arpeggi che derivano da una determinata scala? GuitarLayers è in grado di rispondere a questa domanda permettendo di derivare automaticamente gli accordi (o gli arpeggi) che armonizzano la scala desiderata. Impostando ad esempio una scala di C minore melodica, il software, ancora una volta con dei semplici click, è in grado di generare la sequenza degli accordi che la armonizzano: Cmin7, Dm7, Ebmaj7(#5), F7 e così via.
Basta scegliere se vogliamo visualizzare la progressione in orizzontale su uno specifico string set, in verticale tramite la funzione Vertical Shapes oppure in obliquo tramite le Custom Shapes ed il gioco è fatto. I nostri accordi e arpeggi scorreranno sulla tastiera in modo lineare e puntuale; anche questa volta con risparmio di tempo ed inchiostro. Ovviamente il tutto, con un click, può essere visualizzato per qualsiasi stato di rivolto o drop e (neanche a dirlo!) per accordi o arpeggi custom.
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
GuitarLayers offre inoltre all’utente una grande flessibilità nella visualizzazione dei contenuti. È possibile visualizzare più tastiere contemporaneamente, disponendole su una o più colonne, creare più gruppi di tastiere che possono essere “sfogliati” come le slide di una presentazione e copiare o spostare velocemente le shapes tra le tastiere così come i gruppi di tastiere o i singoli layers.
Anche in questo caso il tutto è pensato per dare la possibilità agli studenti, ma anche ai docenti, musicisti, blogger, etc di creare e organizzare i propri contenuti in tempo reale. Durante un seminario, una lezione in aula o una video-lezione su Skype o Youtube i comandi, tutti a portata di click, permettono di utilizzare il software con semplicità mentre si spiega un concetto imbracciando la propria chitarra.
La Library è la sezione del software in cui è possibile archiviare i progetti creati dagli utenti e organizzarli in apposite cartelle che potrebbero, ad esempio, essere suddivise per argomenti di studio (ad esempio accordi, scale, progressioni, etc ) oppure per tipologia di materiale (studio personale, lezioni, etc).
La Library contiene anche una serie di progetti predefiniti che includono una raccolta, compilata da musicisti e insegnanti professionisti, contenente le principali shapes di scale e accordi organizzate secondo diverse tipologie, es.: scale su shapes verticali, scale tre note per corda, scale due note per corda, accordi drop2, accordi drop3, etc.
Tra le altre funzionalità troviamo quella di esportare ed importare i progetti, in formato proprietario, per lo scambio tra utenti (ad esempio tra maestro e allievo), così come quella di esportare i diagrammi nei principali formati immagine o pdf.
PER CONCLUDERE
GuitarLayers è una piattaforma professionale, interattiva e parametrica le cui principali funzionalità, descritte nell’articolo, possono essere combinate tra loro al fine di generare un insieme pressoché infinito di visualizzazioni sullo strumento.
Per questo motivo abbiamo scelto di analizzarne passo passo e in maggior dettaglio le funzionalità in 12 puntate mensili!
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