Per prima cosa, cercatevi un posto tranquillo e ben ventilato, dove poter lavorare in pace e senza disturbare troppo chi vi sta intorno.Poi, procuratevi un buon piano da lavoro; andrà bene anche un vecchio tavolo, purché ampio e solido, naturalmente un vero banco da falegname sarebbe l’ideale, ma l’importante è che sia ben ancorato per terra (non deve assolutamente muoversi sotto sollecitazione) e che vi sia fissata sopra almeno una buona morsa da banco.
Per quanto riguarda gli utensili veri e propri, la prima cosa da procurarsi è una sega a nastro, indispensabile per sgrossare manici e casse.
Ormai è possibile trovare modelli di ottima qualità senza spendere un patrimonio; l’importante è assicurarsi che il nastro sia robusto (in modo che non si fletta durante l’uso), che l’altezza massima di taglio non sia inferiore a 8-10 cm. e che l’ampiezza dell’arco sia sufficiente ad eseguire la maggior parte dei lavori senza fatica, quindi almeno 30/35 cm.
Se proprio non ve la sentite di acquistare una cosa del genere, potete sempre ripiegare sui comuni seghetti alternativi elettrici, a patto però che siano abbastanza potenti da poter eseguire senza difficoltà tagli di almeno 5-6 cm anche con legni particolarmente duri. In ogni caso, è sempre possibile collegarvi un piccolo piano apposito, nel caso vogliate manovrare con le mani il pezzo, piuttosto che il seghetto stesso.
Altro attrezzo fondamentale è la levigatrice, o meglio le levigatrici… Per hobbistica ne esistono fondamentalmente di due tipi: piana e orbitale.
Io vi consiglio di procedere in questo modo: per quella piana, cercate uno dei nuovi modelli dotati di forma “triangolare”, quindi uno di quelli con un angolo particolarmente appuntito in modo da poterlo usare anche per raggiungere i punti più nascosti, oltre che per lavori più semplici. Per il secondo tipo, invece, che sarà anche quello capace di un azione più profonda, potrete scegliere fra diversi modelli, anche in base al diametro del disco, personalmente mi sono trovato bene con una misura di 125mm; ricordate inoltre che questi apparecchi, avendo la possibilità di cambiare il disco abrasivo con facilità, possono essere usati anche come delle ottime lucidatrici, semplicemente montando l’apposito disco di lana.
Mi raccomando, però, ricordate di comprare un tipo dotato dell’apposito sacchetto per raccogliere la polvere!
Importantissimo è poi il trapano a colonna, anche qui i modelli disponibili sono parecchi, ma l’importante è che il numero di giri del mandrino sia regolabile e che, possibilmente, tra colonna e punta ci siano almeno 20 cm. di braccio, in modo da poter lavorare con facilità anche nella zone centrale della cassa.
Naturalmente è anche qui possibile acquistare una colonna per il trapano che, quasi sicuramente, già abbiamo, ma bisogna che questa sia perfettamente stabile e, soprattutto robusta, in giro si trovano, infatti, molti prodotti costruiti in metallo pressofuso di qualità veramente scadente.
L’ultimo attrezzo indispensabile è, infine, la fresatrice; non fatevi troppe illusioni, tipicamente è un utensile piuttosto costoso, però se provate a cercarla in un negozio dedicato alle forniture di strumenti per falegnami, probabilmente riuscirete a trovare un modello decente anche a 300.000 lire.
In ogni caso, una buona fresa deve riuscire a lavorare fino a una profondità di 2,5-3cm.
Prima di fare un elenco degli attrezzi più tradizionali, mi sento di consigliarvi anche un pialletto elettrico; da un po’ di tempo si trovano facilmente in commercio intorno alle 160-180.000 lire e, tipicamente, sono in grado di piallare una superficie di circa 8 cm di larghezza, con una profondità variabile da 0,2mm a 1,5mm.
La spesa iniziale certamente piùelevata rispetto alla controparte “manuale” è comunque giustificata dalla facilità di esecuzione e dalla capacità di poter lavorare anche i legni più ostici senza il minimo problema.Per il resto, gli utensili da procurarsi sono praticamente gli stessi che potete trovare da un qualsiasi falegname, quindi compreremo prima di tutto delle raspe, purché del tipo con dentatura fine e fitta (il pericolo, infatti, è quello di “rigare” pesantemente il legno), poi delle lime di vari tipi (tonde, mezzetonde, piatte, ecc.), sgorbie e scalpelli (li vendono in confezioni con 6-10 lame diverse), un seghetto da traforo con relative seghette di ricambio per legno e metallo e, infine, una sega più grande (ma con dentatura fine) con un buon supporto tagliacornici.
Inutile dire che vi dovrete dotare anche di carta abrasiva a nastro di grana diversa, quindi all’incirca dalla n° 120 alla 800, e di quella “ad umido”, con grane dalla 400 (max.) alla 2000.
Come detto all’inizio, dovrete avere almeno una morsa di ferro da fissare al banco da lavoro, ma anche delle altre morse “volanti”, di vari tipi e dimensioni, da usare per incollaggi delicati; allo stesso scopo procuratevi un calibro, ma fate molta attenzione alla qualità! Controllatelo bene al momento dell’acquisto, perché lo scorrimento del binario e le punte devono essere il più precisi possibile.
Gli ultimi attrezzi li avrete sicuramente già in casa e penso che vi basterà solo integrarli: un martello medio-piccolo (tipo calzolaio) che servirà per installare i fret sulla tastiera o, meglio ancora, uno di quelli in gomma dura, ottimo per evitare di rovinare le superfici da battere, poi ancora, giraviti di tutti i tipi e di tutte le misure (utile, ma non indispensabile, sarebbe anche uno elettrico con punte intercambiabili) e squadre, righe, curvilinee, matite e quant’altro vi possa servire per disegnare o fare annotazioni sui progetti cartacei o direttamente sul legno.
Per tutto ciò che potrebbe esservi ulteriormente d’aiuto, e che probabilmente potreste trovare anche in giro per casa, lascio la scelta al vostro buon senso… solamente mi preme raccomandarvi di usare sempre occhiali, mascherine e guanti protettivi.
Riguardo ai materiali necessari per la verniciatura, vi rimando invece all’apposita sezione, in quanto si tratta di un discorso particolare e piuttosto complesso.
Attrezzatura
Per prima cosa, cercatevi un posto tranquillo e ben ventilato, dove poter lavorare in pace e senza disturbare troppo chi vi sta intorno.Poi, procuratevi un buon piano da lavoro; andrà bene anche un vecchio tavolo, purché ampio e solido, naturalmente un vero banco da falegname sarebbe l'ideale, ma l'importante è che
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