Un ultimo argomento a cui ci sembra importante accennare per la chitarra archtop sono le corde. I chitarristi spesso non vi dedicano abbastanza attenzione e ricerca, sebbene nella vita ne cambino sul loro strumento qualche centinaio di mute.
Le corde si differenziano tra loro per i materiali usati, per il tipo di lavorazione e per le loro misure, oltre ovviamente per marca e costruttore. Per quanto riguarda la chitarra Archtop si possono utilizzare corde in varie leghe di bronzo, pensate esclusivamente per le chitarre acustiche, oppure in acciaio, più indicate per le chitarre elettriche con amplificazione a pickup, queste ultime nelle varianti lisce o ruvide.
Le corde lisce sono molto diffuse nel Jazz perché hanno un tipico suono ovattato e rotondo, un po’ più lento nella risposta.
Se avete voglia di sentire un confronto, vi rimando direttamente a questo video in qui abbiamo scelto un brand italiano e confrontato tre tipi di sonorità, in acciaio, bronzo e nylon. Qui invece come vedete i video si riferiscono in generale alla liuteria, li ho scelti per concludere la nostra miniserie dedicata alal chitarra archtop (clicca qui per il primo articolo).
Consigliamo, fra le decine di mute di corde reperibili in commercio, di provarne diverse, di vari materiali e costruttori, cercando quelle più adatte ad enfatizzare le caratteristiche del proprio strumento e a rispettare il suono che si sta cercando.
Per quanto riguarda le misure, le mute di corde si identificano in genere per il diametro espresso in pollici della corda più sottile, il Mi cantino. Avremo quindi mute a partire da 009, 010, 011, 012, 013 o 014. Da una parte corde troppo sottili, sebbene meno faticose da utilizzare, produrranno un suono debole e con meno corpo, soprattutto nei cantini e nelle chitarre amplificate con pickup.
Una corda più fine, infatti, produrrà una modifica del campo magnetico del pickup inferiore a quella prodotta da una corda con diametro maggiore.
D’altra parte corde troppo grosse potrebbero risultare più difficili da gestire, anche se aumentare progressivamente i diametri delle mute potrebbe non risultare poi così difficoltoso come a volte si potrebbe pensare.
Questo articolo è tratto dal libro La Chitarra Jazz Suoni e Colori scritto a quattro mani con l’amico liutaio Erich Perrotta.
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