Molti di voi già conoscono diversi marchi di chitarre boutique disponibili oggi in commercio, ma capita spesso di incontrare clienti che ancora non comprendono a pieno quali siano le caratteristiche possedute da uno strumento definito “boutique” e se l’elevato prezzo di acquisto sia giustificato.
Bene, cerchiamo di rispondere a questi interrogativi.
Ricordate la vostra prima chitarra? Molto probabilmente non era lo strumento dei vostri sogni, ma è stato comunque un buon punto di partenza. In quel momento, però, non solo non eravamo abili nel suonarla, ma molto probabilmente non sapevamo nemmeno riconoscere uno strumento di qualità da uno scadente.
Con il tempo, oltre a migliorare la nostra tecnica, abbiamo sicuramente sviluppato un personale gusto per strumenti ben costruiti e magari anche affascinanti da osservare.
Ma che cos’è davvero uno strumento “boutique”?
Un produttore boutique, in genere, produce strumenti in piccola serie. Questo metodo di produzione assicura una considerevole cura dei dettagli che la grande produzione di massa non può garantire. Ogni strumento possiede quindi caratteristiche di pregio come i pickup avvolti manualmente, finiture in nitrocellulosa, legni pregiati, etc.
Quindi un prodotto boutique è sempre migliore di uno industriale?
Non necessariamente, i gusti sono sempre soggettivi, soprattutto quelli di noi musicisti. Non vogliamo affermare che “boutique” significhi sempre “migliore”, ci teniamo però a sottolineare che uno strumento non è meglio di un altro solamente per il nome altisonante che porta.
Riteniamo quindi che uno strumento boutique debba sempre essere preso in considerazione da chi è alla ricerca di un prodotto prima di tutto di qualità.
Articolo a cura di Echoes of Guitars
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