Martedì 1 giugno, durante le prime ore della mattina, il risveglio per il grande produttore e distributore Boutique Amps Distribution è stato a dir poco agghiacciante, anche se questo termine suona davvero inadeguato al contesto.
Questo perché stiamo parlando di roventi fiamme che, sin dalla sera del 31 maggio, hanno devastato uno dei suoi grandi magazzini di Los Angeles, dove solitamente transitano un gran numero di strumentazioni di alto livello, che fanno capo ad alcuni dei più grandi produttori di amplificatori e pedali cosiddetti “boutique”, cioé di produzione semi-artigianale di alto rango.
Fortunatamente non ci sono state vittime (solo un vigile del fuoco è rimasto lievemente ferito), ma a livello economico l’incidente è avvenuto in un periodo in cui l’approvvigionamento di prodotti, soprattutto in Europa, è ai minimi storici a causa dell’anno di pandemia e alla mancanza di molte componenti basilari alla produzione e non facilmente sostituibili.
Incendio contro incendio
Il dipartimento dei vigili del fuoco della città degli angeli è intervenuto prontamente, tuttavia l’incendio era già divampato in larga parte e la soluzione è stata creare un cosiddetto “defensive fire attack“, cioé un ulteriore incendio “difensivo”, modalità che viene scelta per isolare o stabilizzare l’incidente e assicurarsi che non peggiori ulteriormente. Questo può significare sacrificare l’edificio in fiamme per salvarne altri che non sono coinvolti.
Un’operazione difensiva è avviata quando le condizioni dell’incendio impediscono un attacco alle fiamme dall’interno, quando la struttura non è sicura per i vigili del fuoco e nessuna vita civile è coinvolta (o purtroppo non può essere salvata) e quando l’incendio è oltre il controllo delle cosiddette “handlines”, cioé le classiche manichette tramite cui direzionare manualmente potenti getti d’acqua sul fuoco.
Cosa conteneva il magazzino
Come suddetto, Boutique Amps Distribution è il distributore esclusivo in tutto il mondo per un certo numero di amplificatori ed effetti molto famosi ed ambiti, tutti di costo dal medio al molto elevato.
La sede di Huntington Park (Los Angeles) non è però solo un semplice deposito di stoccaggio, ma anche un vero e proprio impianto di produzione così da centralizzare anche la realizzazione, secondo specifici progetti di ogni costruttore, degli apparecchi.
Dalle dichiarazioni dei dipendenti sui social media si può per ora ipotizzare che, mentre l’entità totale dei danni non è ancora chiara, probabilmente l’incendio ha evitato il magazzino principale e la struttura di produzione, concentrandosi su altre zone dell’agglomerato in quel momento svuotate di ogni prodotto o macchinario.
Tuttavia, i danni prodotti dall’acqua, così come altri fattori, potrebbero non essere stati ancora verificati.
La portata complessiva delle conseguenze dell’incidente, insomma, deve ancora essere valutata.
Queste dichiarazioni vanno però prese con le pinze, pur sperando che sia così purtroppo ciò che si vede nelle immagini divulgate su Twitter dallo stesso dipartimento dei vigili del fuoco è piuttosto impressionante e mostra danni molto ingenti alle strutture, alcune delle quali completamente spazzate via dal rogo.
#SALTIC pic.twitter.com/gRFBT0WgXA
— L.A. County Fire Department (@LACoFDPIO) June 1, 2021
Le conseguenze sul mercato “boutique”
Come dicevamo sopra, se i danni rilevati saranno a tutti gli effetti ingenti anche per quanto riguarda i prodotti in magazzino in quel momento, non ci si può aspettare nulla di buono. Inoltre, se fosse andato perso anche parte o più dell’impianto di produzione, si può immaginare una grande difficoltà a riportare a breve termine sul mercato taluni prodotti.
Questo, soprattutto in vista del Summer Namm, non è per niente benaugurante, oltretutto Boutique Amps Distribution è sempre stata una presenza fissa e molto bene in vista per prestigio e dimensioni degli stand al NAMM.
Ricordiamoci che poi tutto ciò va a sommarsi all’anno di pandemia, alle già difficili condizioni di esportazione dei prodotti e che solo adesso il motore globale sta iniziando a ripartire con le fiere internazionali e altri spazi che finora potevano essere solo virtuali (con pessimi risultati se vogliamo dirla tutta, visto che lo scorso NAMM sviluppato tutto sul web è passato piuttosto in sordina).
Dave Friedman, intanto, ha postato su Instagram anch’egli affermando che il magazzino era vuoto, ma che anche secondo lui il fumo e i danni dell’acqua devono ancora essere valutati (attualmente pare che gli edifici siano sotto 30cm d’acqua circa).
Quindi, se così fosse, probabilmente sarebbe un danno relativo a un magazzino vuoto (certo che è strano, quantomeno una bella fortuna!).
Se invece venissero confermate perdite più gravose, quello che possiamo aspettarci è con ogni probabilità ancora maggiori ritardi con gli ordini (se non un blocco completo a data da destinarsi) e forse anche un innalzamento dei prezzi sia dei prodotti rimasti in circolazione che delle prossime produzioni.
Bisogna però dire che, come immaginiamo, il danno dovrebbe essere coperto da adeguate assicurazioni, quindi a livello economico ad esso dovrebbe corrispondere un risarcimento che impedirà all’azienda problemi di vasta portata.
Anzi, il risarcimento potrebbe addirittura consentire, a seconda della sua entità, di dare una spinta alla ripresa delle attività, esattamente come la mitologica fenice che risorge dalle sue ceneri…
Intanto, se molti di questi strumenti già latitavano da settimane o mesi in tanti negozi soprattutto europei, ci sarà da aspettare ancora di più per i prossimi arrivi…
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