Iniziamo dalla serie più nutrita di modelli, la Starfire I. La scelta è davvero molto ampia e copre un bel panorama di stili musicali, dal jazz arrivando ai famosi esempi di bluesman e anche a svariati rocker, da quelli degli anni ’70 passando per gli anni ’90 del brit pop e molto altro, compresi tutti i generi alternative anche attuali.
Partendo da un vero e proprio classico di casa Guild, cioé la Starfire I DC Cherry Red, troviamo una semiacustica iconica con buche ad F che utilizza un blocco centrale in mogano per un feedback ridotto e un maggiore sustain.
Mantenendo il tono arioso e dall’attacco pronunciato che ci si aspetta da uno strumento di questa tipologia, la Starfire I DC continua le scelte dei legni mantenendo il mogano in ogni sua parte e arcuando lievemente le forme sul body.
Questa scelta non è comune a tutti i modelli Starfire, ad esempio lo stesso strumento in colorazione Vintage Walnut, Pelham Blue ed Emerald Green fa uso dell’acero per top, fasce, fondo e anche per il manico.
La scala è corta, da 24,75″, e il profilo del manico è a “U”, sottile e moderno. La giuntura del manico al corpo al 18° tasto consente un facile accesso al registro superiore della tastiera. Molto utile il trussrod a doppia azione.
La tastiera è in palissandro indiano, ha un raggio di curvatura di 12″ e ospita 22 tasti. Lungo tutto lo strumento, manico compreso, corre un binding bianco avorio.
Le meccaniche sono le Premium Guild Vintage 18 (18:1) e il ponte è un rodato Tune-o-matic. Insieme garantiscono una perfetta tenuta dell’intonazione e accordatura.
Per chi però ha bisogno di maggiore versatilità, le Starfire I possono essere equipaggiate anche da un ponte vibrato Guild che esteticamente e funzionalmente ricorda il classico Bigsby.
La timbrica finale dello strumento è molto retrò ed è affidata a una coppia di pickup humbucker HB-2 Alnico II di Guild, che possono essere splittati per ottenere anche dei suoni da single-coil.
Il controlli sono semplici: selettore a 3 posizioni, 2 volumi e 2 toni e ovviamente il push-pull per lo split delle bobine dei pickup.
Venendo ora ai modelli a singola spalla mancante Starfire I SC, si tratta di chitarre sempre semi hollow body basate sulla ben nota shape delle Starfire II e III.
Il corpo è di poco più spesso dei modelli precedenti (circa 5cm) ed è stato aggiunto un blocco per aumentare la stabilità del ponte e migliorare in generale le doti di risonanza dello strumento.
Le forme del top sono anche qui arcuate e il legno scelto praticamente dappertutto è l’acero, che su uno strumento di questa conformazione aiuta a “togliere il velo” dal suono e a dare la giusta enfasi alle armoniche, pur mantenendo tutto il corpo necessario sulle medio-basse.
Non ci dilunghiamo oltre riguardo alle specifiche perché per quanto riguarda il resto della parte di liuteria, nonché l’hardware e i pickup, è tutto uguale agli strumenti già visti sopra, compresa la possibilità di montare il ponte vibrato.
La chitarra è disponibile nelle colorazioni Antique Burst, Snowcrest White, Seafoam Green e Vintage Walnut.
Passiamo quindi a una Guild solitamente più amata dai jazzisti (ma non solo!), cioé la bella X-350 Stratford.
Togliamo il “semi” in questo caso perché ci troviamo davanti a una vera e proprio hollow body che quindi porta con sé delle forme assai generose a partire dallo spessore del corpo (che è quello della Guild X-175).
Questa chitarra risale agli anni ’50, un vero e proprio pezzo di storia Guild, nonché uno dei suoi top di gamma.
Il top arcuato è in abete rosso, così come la barra di rinforzo. Il bracing del top vede 2 barre parallele. Le fasce e il fondo, anch’esso arcuato, sono invece in acero e lungo lo strumento corre il binding bianco avorio.
Il manico vede un’interessante unione di essenze, si tratta di un blocco di mogano con un inserto centrale in acero. Il profilo è ad “U” e la scala ovviamente è la corta 24,75″.
La tastiera è in pregiato ebano, ha un raggio di curvatura da 9,5″ ed ospita un totale di 20 tasti narrow jumbo.
Per quanto riguarda l’ellettronica, troviamo ben 3 pickup P90, i Franz P90 Dog Ear, magneti che hanno la caratteristica di avere quell’ariosità e attacco cristallino dei single coil ma il tutto a valle di una forte corposità, con medio basse di tutto rispetto.
I controlli sono affidati a un selettore a 3 vie, 3 volumi e un tono generale. Quando il volume del pickup centrale è attivo, la cancellazione del rumore avviene anche nella combinazione centrale + ponte, questo è molto utile quando i volumi si fanno consistenti e/o si cerca una timbrica più aggressiva – magari anche con l’uso di un overdrive – ma si vuole contenere il classico ronzio del single coil.
Venendo infine all’hardware, troviamo un bel ponte vibrato unito a un tailpiece poggiato su basetta in ebano. Le meccaniche sono le Grover Sta-Tote Open-Gear 18:1.
La chitarra viene corredata della sua custodia rigida Guild Deluxe Electric Guitar Wood Case.
Gli strumenti Guild sono distribuiti da Adagio Italia.
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