John Petrucci, un’icona di suono
Non c’è dubbio: quando si parla della chitarra elettrica degli ultimi trent’anni, uno dei nomi che saltano fuori con estrema facilità è quello di John Petrucci. Merito dell’importantissimo lavoro fatto nei Dream Theater (ma non soltanto), che lo ha innalzato al rango di virtuoso assoluto dello strumento, ma anche posto come vera e propria icona di suono riconosciuto e spesso imitato.
È per queste ragioni che oggi in tantissimi stanno dichiarando che Neural DSP ha fatto un vero e proprio colpo. Il motivo è presto detto: già abbondantemente noto nel mondo della strumentazione software (e più recentemente hardware) per chitarristi e bassisti, il marchio ha annunciato oggi con grande orgoglio il suo nuovo prodotto plugin, battezzato per l’appunto Archetype: Petrucci.
Le caratteristiche di Archetype: Petrucci
Una sfida importante quella di imbrigliare un sound così incisivo in una piattaforma software: è lo stesso brand a dichiarare che si è trattato di uno degli impegni più formidabili intrapresi finora dal proprio team; il quale, giusto per la cronaca, si è già occupato di artisti come Tosin Abasi e Cory Wong all’interno del filone Archetype.
Il plugin si presenta come una catena di segnale completa, a partire dalla serie di effetti a pedale che vede la presenza di wah, compressore, overdrive, phaser, chorus e flanger.
Ma il piatto forte è sicuramente la sezione dedicata all’amplificazione. Sono quattro i differenti modelli di testata inclusi:
- Piezo: ovviamente pensato per l’utilizzo con pickup piezo, parte non trascurabile del suono Petrucci, ma consigliato anche per i single coil;
- Clean: dedicato allo sviluppo di suoni puliti caratterizzati da ricchezza sonora, con l’utile aggiunta di uno switch Bright per aumentare la presenza a bassi volumi;
- Rhythm: versatile e aggressivo ampli gain da ritmica, arricchito da una studiata interazione tra i vari controlli e la struttura di guadagno;
- Lead (in foto): il designato per i suoni solistici, caratterizzato da un sustain infinito e da una profonda struttura armonica.
Come se non bastasse, è presente un modulo cabsim con IR loader, realizzato da James “Jimmy T” Meslin in persona presso i Dream Theater Headquarters: l’opzione conta su sei microfoni virtuali, posizionabili con facilità attorno alla cassa, e permette anche il caricamento di impulse response personali.
Tra le ulteriori dotazioni troviamo i tre effetti post amplificatore proposti in formato rack che possiamo vedere nell’immagine qui sopra (Stereo Chorus, Stereo Delay e Reverb); a questi vanno ad aggiungersi anche un equalizzatore semi-parametrico a 4 bande e un pedale volume controllabile via MIDI.
Un punto a vantaggio del software è l’essere eseguibile in modalità standalone, caratteristica che dunque non richiede necessario l’utilizzo di una DAW per poter accedere alle soluzioni proposte.
Degne di nota infine le due opzioni Transpose e Doubler: la prima consente di modificare l’intonazione del proprio segnale, utilizzando la tecnologia proprietaria di pitch shifting, mentre l’altra permette di proiettare il suono sorgente in un’immagine stereo, la cui diffusione è accuratamente controllabile.
Il software è attualmente acquistabile sul sito web del produttore al prezzo di 149 dollari.
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