ESP Snapper CTM, splendide chitarre handmade in Giappone

Una bellezza per gli occhi e sicuramente anche per le orecchie quella delle nuove ESP Snapper CTM, disponibili in più colorazioni e specifiche.

Dedicate a chi vuole chitarre oltre ogni limite in quanto a versatilità e dalle forme classiche ma dal look mozzafiato, che vada oltre le classiche colorazioni, sono arrivate in questo 2020 le nuove Snapper CTM di ESP.
Tutte le chitarre Snapper CTM sono create completamente a mano una per volta, per cui rappresentano esemplari unici che passano sotto le mani dei rinomati liutai giapponesi del Custom Shop di ESP, ovviamente con costruzione interamente in Giappone.

Le caratteristiche tecniche di questa nuova serie di chitarre sono quasi le stesse per tutti i modelli, differiscono solamente per tre principali specifiche: la marezzatura del legno del body, la tastiera del manico (alternativamente in acero o palissandro) e l’abbinamento di colore dell’hardware, cromato o nero (solo nel caso della versione Natural).
Vediamo quelle per ora in catalogo.

Iniziamo dal corpo, realizzato in frassino leggero e che, in ogni declinazione di verniciatura e tipo di venature, rimane la caratteristica più vistosa di queste 6 corde.
Le finiture disponibili sono:

Nebula Blue Burst (disponibile con tastiera in acero o palissandro)
Nebula Black Burst (disponibile con tastiera in acero o palissandro)
Nebula Pink Purple Burst (disponibile solo con tastiera in acero)
Drift Wood Black w/ Blue Filler (disponibile con solo tastiera in acero)
Natural (disponibile solo con tastiera palissandro)

Il manico (avvitato) è in scala 25.5″ ed ha un profilo sottile ad U. Il capotasto è in osso e sulla tastiera sono posti i 22 tasti X-Jumbo. Sulla paletta troviamo le 6 meccaniche in linea autobloccanti marchiate Gotoh.

Venendo all’elettronica, come picukp al ponte troviamo un humbucker Seymour Duncan 59/Custom Hybrid, un magnete derivato dal ben noto ’59 della stessa casa madre ma che a una bobina di quest’ultimo ne unisce una presa dal più potente Duncan Custom.
Il risultato è uno suono che ha sempre il sapore di un vecchio PAF, ma che trae forza dal maggiore out della seconda bobina per affrontare generi anche estremi.

Come centrale e manico, completando quindi una configurazione a tre pickup, troviamo due Seymour Duncan Vintage Hot Stack Plus, due single-coil con cancellazione del rumore e un leggero sopravvolgimento per conferire più carattere e corposità al suono classico dei singola bobina.

I pickup sono controllati da un selettore a 5 vie e da due potenziometri: un volume generale e un tono generale con push/pull che serve a selezionare il valore della capacità del condensatore, molto utile per scegliere il corretto voicing di ogni magnete.
A tutto questo si unisce infine un mini-toggle switch che a sua volta offre diverse sfumature sonore, così da ampliare a dismisura le possibilità timbriche.

Per quanto riguarda il ponte, ne troviamo uno mobile marchiato ESP, il collaudato Flicker-III.
Le chitarre vengono fornite della loro custiodia rigida (ST-1) e per rimarcare l’alta qualità di ogni componente vengono equipaggiate di serie con delle ottime corde Elixir Nanoweb Light (010-0.46).