Sembra proprio che quest’anno i due principali marchi americani (e ancora mondiali), tra cui ovviamente Fender, abbiano riscoperto un forte interesse per il NAMM, presentandosi con enormi stand traboccanti di novità.
Ciò che il marchio creato dal buon vecchio Leo ha presentato quest’anno in fiera è davvero particolare, per non dire “osé” per certi versi. Nel senso di “audace”, visto che oltra ad alcuni bei modelli classici, sono state riproposte alcune serie davvero inaspettate (e neanche si può dire fortunatissime guardando al passato) e alcuni singoli modelli davvero “astonishing” come li definirebbero gli anglofoni.
Piaceranno? Bene, vediamoli uno per uno, ma iniziamo, onde dare subito un po’ di “zucchero” sui vostri palati, da una delle Fender signature più famose di sempre…
Eric Johnson Virginia Stratocaster
Una delle chitarre cui è associata la figura del grande chitarrista Eric Johnson è la sua Stratocaster del 1954 con tastiera in acero, l’aspetto vissuto e il suono inconfondibile. A dire il vero si può quasi dire la sua “ex” chitarra, visto che l’originale è in vendita per svariate decine di migliaia di dollari.
La chitarra è stata da sempre chiamata “Virginia” visto che sull’adesivo di ispezione dell’epoca al tacco del manico è scritto “Virginia 6-18-54”.
Il 1954 è il primo anno di produzione della Stratocaster e Fender quest’anno ha deciso di proporre una replica proprio di questo mitico strumento, quello di “Cliff of Dover”, per capirci meglio.
La replica è realizzata dal Custom Shop ma è ovviamente una Master Built a cura di Carlos Lopez.
Le caratteristiche sono le originali: manico a V in acero fiammato AAAA, 21 tasti, tastiera in acero, verniciatura molto fine e pickup avvolti a mano per centrale e manico mentre in posizione ponte un DiMarzio HS2 con cancellazione del rumore.
Non disperate però, se non vi potete permettere la preziosa Master Built, sappiate che ci sarà anche una versione prodotta negli stabilimenti di Corona con le stesse caratteristiche, fatta eccezione ovviamente per le scelte di altissimo livello del legno della Custom Shop e i pickup manico e centrale che saranno dei più normali ’57/62 (al ponte rimane invece il DiMarzio).
Entrambe le chitarre hanno il corpo in sassofrasso, legno che magari non avete mai sentito nominare, difatti più familiare a chi vive nel Nord America.
Prezzi: per la Master Built si parla di una produzione limitata a 50 esemplari dal costo di circa 9000 dollari; per la più “umana” produzione di Corona il prezzo sarà di 2499 dollari e sarà disponibile a partire da Febbraio.
American Original 60s Telecaster Thinline and 70s Telecaster Custom
Ecco altri due classici, stavolta di forma Telecaster.
La Thinline replica l’originale lanciato nel ’69, in 3 colorazioni disponibili: 3-color sunburst, Aged Natural e Surf Green.
Il corpo è in frassino, manico e tastiera in acero, raggio 9.5″. I pickup sono due speciali progettati da Tim Shaw.
Il modello 70s Custom ospita una versione aggiornata del pickup Wide Range creato da Seth Lover, con magneti CuNiFe. L’hardware è ovviamente in stile vintage e la scelta di colori varia tra 3-color sunburst, Vintage Blonde e Mocha.
Fender Lead
Ok, ora che vi abbiamo scaldato abbastanza, affrontiamo la mossa inaspettata di Fender per questo 2020, ovvero la reintroduzione della serie Lead.
Notizia che non si sa quanto dividerà gli appassionati del marchio, poiché non stiamo parlando di un ritorno di una serie diventata “mito”, anzi, diremmo piuttosto dimenticata nel tempo.
Comunque sia, questi modelli furono disponibili per un breve lasso di tempo dal 1979 al 1982 (più sprazzi di discontinuità), periodo in cui Fender iniziava a recuperare i guai causati dalla mala gestione CBS e di lì a poco sarebbe ritornata a produrre chitarre più vicine a quelle delle origini.
I nuovi modelli riprendono lo stesso concetto delel Lead di quel periodo, pur non ricalcando fedelmente proprio tutto, ma non che questo fosse una necessità in effetti.
Parliamo di due chitarre: la prima, Player Series Lead II, è ispirata ai modelli di fine anni ’70 e abbina un profilo del manico a C a due single coil in posizione inclinata, con selettori che controllano la selezione dei due magneti e la fase. Questo modello è disponibile nei colori Crimson Red Transparent, Black e Neon Green.
La Player Series Lead III si ispira, invece, all’ultima chitarra Lead prodotta e offre una configurazione a due humbucker. Le finiture sono Olympic White, Sienna Sunburst e Metallic Purple.
Come prevedibile il prezzo non sarà alto, si parla di 599 dollari per entrambe.
Fender Parallel Universe
All’universo parallelo del marchio lanciato nel 2018 si aggiungono vari modelli, che fanno felici gli amanti delle forme e caratteristiche più strane (sembra che si divertano a mischiare i pezzi con creatività).
La Maverick Dorado monta humbucker in stile Filter’Tron, un ponte vibrato Bigsby B50, una tastiera in ebano scuro e offre una scelta di tre colori: Ultrabust, Mystic Pine Green e Firemist Gold.
La Spark-O-Matic Jazzmaster ha un corpo in 3 pezzi frassino/mogano/frassino e 3 pickup (Seymour Duncan SM-1N / SM-3B Mini-Humbucker). Si tratta di una sorta di risposta alla Gibson Firebird e monta un selettore a cinque vie.
La Strat Jazz Deluxe riprende l’hardware della stratocaster e lo installla su un corpo piuttosto diverso, rifinito in Transparent Seafoam Green e con top fiammato. Il manico è un singolo blocco di palissandro , il ponte è il Pro Strat e infine troviamo 3 pickup Texas Special.
La Jazz Strat strizza l’occhio alla Jazzmaster, anche per via dei pickup single coil Pure Vintage ’65, ma utilizza un corpo Strat. Particolari sono le manopole dei potenziometri in alluminio, ma sicuramente ciò che colpisce più l’occhio, dopo la verniciatura di body e paletta, è il battipenna personalizzato Decoboom Streamline Pinstriped.
La Tele Mágico è stata progettata in collaborazione con il Master Builder del Custom Shop Ron Thorn e presenta un manico in acero fiammato, pickup personalizzati Fender Gold Foil, più un ponte Tele a 3 sellette, su un corpo di frassino.
Battipenna pearloid e finiture Daphne Blue trasparente o Surf trasparente.
La Troublemaker Tele Deluxe Bigsby ha un corpo in mogano, qui in stile “Deluxe”, visto che viene aggiunto il vibrato Bigsby.
Una chiara risposta al suono Gibson, visti anche i 3 humbucker, senza però perdere totalmente le caratteristiche di casa.
A questa si aggiunge la Troublemaker Tele Deluxe, che in più offre controlli di volume push-pull per i coil-taps su entrambi i suoi humbucker Custom Double Tap.
Chiudiamo il nostro viaggio nell’universo parallelo con la Uptown Strat, con doppio humbucker, corpo e manico in mogano. Anche in questo caso i pickup possono funzionare coil-tapped.
Fender HM Strat
Si tratta di una limited edition per gli amanti dell’Heavy Metal, il cui originale fu creato negli anni ’80 come risposta alle superstrat imperanti. Le caratteristiche sono un corpo in tiglio, configurazione del pickup HSS, scala da 25″, 24 tasti jumbo, manopole con il logo ‘F’, ponte Floyd Rose e meccaniche Gotoh.
Le finiture offerte sono Bright White, Ice Blue, Flash Pink e Frozen Yellow. Il prezzo è pari a 1199,99 dollari.
Jim Root Signature Jazzmaster V4
Torniamo quindi a modelli signature e altri omaggi.
Iniziamo dalla signature di Jim Root degli Slipknot, sempre su base Jazzmaster stavolta però a ponte fisso con corde passanti nel corpo dello strumento, che è in mogano. Il manico è avvitato, in acero con tastiera in ebano, con profilo a C, raggio 12″.
Monta due humbucker EMG, sono i nuovi signature Daemonum open-coil, che dovrebbero essere capaci di generare timbriche davvero imponenti.
La finitura è in bianco Polar White, la chitarra viene fornita in una custodia Tweed, è di costruzione messicana e avrà un prezzo pari a 1309 euro.
Soul Power Tom Morello Stratocaster
Questa nuova “ascia” per Morello è basata sulla Designer Series Strat modded che lui stesso ha usato con gli Audioslave.
La Soul Power Strat ha un corpo in ontano, un manico avvitato in acero con profilo “Deep C” con tastiera in palissandro a raggio compound da 9.5″-14″ e 22 tasti medium-jumbo.
Monta un humbucker Seymour Duncan Hot Rails al ponte, più due singlecoil Fender Noiseless Fender Noiseless al manico e in posizione centrale.
Il ponte è un Floyd Rose, le meccaniche autobloccanti ed è presente un kill-switch per i tipici effetti di staccato del chitarrista. La verniciatura è nera con paletta abbinata e battipenna cromato. Il tutto al prezzo di 1.449 euro, disponibile da marzo.
Finisce qui la nostra carrellata, non totalmente esaustiva perché ci sarebbe da parlare delle particolari creazioni “Prestige” del Custom Shop, ispirate a macchine sportive, dipinti o addirittura le Uova Fabergé degli Zar russi…
Ma ovviamente sono curiosità più da fiera che da catalogo.
In ogni caso, trovate (o troverete nei prossimi giorni/settimane) queste suddette e tutte le altre novità sul sito Fender.
Cover Photo from Eric Johnson on his Fender Custom Shop Virginia Strat by Guitar
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