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Gibson svela la serie Victory, DNA anni ’80 ma versatilità moderna

Gibson torna sotto i riflettori con una nuova proposta che promette di catturare l’attenzione degli appassionati di chitarre elettriche di tutto il mondo.

La nuova serie di chitarre Gibson Victory e Victory Figured Top rappresenta un passo deciso nella direzione di un’estetica raffinata, unita a una costruzione di alta qualità e a caratteristiche tecniche che puntano a soddisfare anche i musicisti più esigenti.
Scopriamo insieme i dettagli di questa nuova serie.

Design e materiali di qualità superiore

L’aspetto delle nuove Gibson Victory è immediatamente riconoscibile da un lato per il design e la scala 25.5″ (una sorta di superstrat by Gibson? NdR), dall’altro grazie al top in acero figurato AAA dei modelli Figured Top, che conferisce a ogni strumento un tocco di eleganza e unicità.
In questo caso, ogni chitarra della serie è pensata per esaltare le venature naturali del legno, mettendo in mostra finiture lucide e altamente curate come Trans Black, Cherry Sunburst, Honeyburst, e Trans Amber.

La costruzione del corpo utilizza il mogano, combinato con l’acero per il top. Questo mix di materiali conferisce allo strumento un bilanciamento sonoro ottimale, con bassi profondi e toni medi caldi, supportati da alti brillanti e definiti.

Anche il manico è realizzato in mogano, con un profilo slim taper che offre una suonabilità veloce e confortevole, particolarmente apprezzata da chi cerca una sensazione fluida sotto le dita durante l’esecuzione.
La tastiera, a raggio compound, è in ebano e ospita ben 24 tasti. Impossibile, infine, non notare la paletta in stile Explorer.

Elettronica e suono versatile

Sul fronte dell’elettronica, la Gibson Victory Figured Top non delude. Equipaggiata con gli 80s Tribute Humbucker, la chitarra offre una vasta gamma di tonalità, dal rock classico al blues più spinto, fino a sonorità moderne più aggressive.

Il sistema di controllo comprende un classico setup con due volumi e due toni, accompagnati da un selettore a tre vie. Ci sono anche due push-pull per lo split dei pickup.
Inoltre, la presenza di condensatori Orange Drop nei controlli del tono garantisce una risposta sonora trasparente e reattiva.

Le meccaniche Grover Mini Rotomatic offrono una stabilità d’accordatura impeccabile, anche grazie al capotasto Graph Tech, mentre sul body ritroviamo il classico ponte Tune-o-Matic.

Dal tipo di scala al numero dei tasti, Gibson sembra dare un colpo al cerchio e uno alla botte (ovvero Fender e PRS), cercando però di creare uno strumento con la sua spiccata personalità.

Per scoprire tutte le caratteristiche della nuova serie Gibson Victory vi invitiamo a visitare il sito ufficiale di Gibson.