Si tratta di 5 nuovi pedali analogici che pagano un affettuoso tributo all’originale con occhio attento a versatilità e praticità nel Fuzz-Tone FZ-M, allargando contemporaneamente la gamma di effetti con Invader Distortion, Ranger Overdrive, Comet Chorus e Discoverer Delay.
Un glorioso (e fortuito) passato
Immortalato nel 1965 da Keith Richards nel riff di “(I Can’t Get No) Satisfaction”, il pedale Maestro FZ-1 Fuzz-Tone nasceva nel 1962 grazie a un banale incidente in studio di registrazione che inaugurava di fatto l’era della distorsione a portata di… piede.
Prima di allora la cattiveria chitarristica era più limitata, ottenuta in misura ridotta spingendo ai limiti le povere valvole degli amplificatori o violentando brutalmente i coni degli altoparlanti.
Negli anni sessanta distorcere il suono diventava definitivamente un fatto positivo e appetibile. Almeno per il chitarrista elettrico.
L’esempio del fuzz Maestro viene raccolto presto da altri costruttori, ma l’FZ-1 segna efficacemente all’epoca il suono di molti chitarristi e contribuisce alla definizione stessa del Rock come genere e linguaggio musicale, tornando alla ribalta nel nuovo millennio grazie a vari cultori del sound vintage più rude.
La Gibson del recente “rinascimento” rilancia dunque il brand Maestro con questa prima serie di pedali, mentre ne annuncia altri cinque entro l’anno con un suono più moderno, annunciando contemporaneamente la creazione di una Maestro Custom Shop Collection destinata ad accogliere riedizioni accurate degli originali d’epoca.
In comune ai cinque nuovi pedali dell’odierna proposta ci sono il circuito analogico, lo chassis rialzato nella parte posteriore, la configurazione a tre manopole con miniselettore per scegliere tra due voicing distinti, lo switching true bypass.
Fuzz-Tone FZ-M
Nel caso del Fuzz-Tone FZ-M la selezione è tra un suono ispirato direttamente a quello dell’originale FZ-1 e uno più robusto e moderno. Le trombe del logo si illuminano quando il pedale è acceso e le regolazioni sono intuitive, permettendo di passare da suoni più moderati ad altri decisamente aggressivi.
Ranger Overdrive
Il Ranger Overdrive si ispira al suono dei più ricercati amplificatori valvolari e permette di scegliere tra un overdrive caldo ed espressivo come quello dell’ampli e una seconda modalità meno spinta e sensibile al tocco del chitarrista, integrando sempre parte del segnale clean.
Invader Distortion
La distorsione hi-gain è l’obiettivo dell’Invader Distortion, puntando a un suono moderno, aggressivo e ricco di armoniche. Lo switch serve ad attivare all’occorrenza un noise-gate dotato di regolazione interna di threshold (si accede al circuito smontando il pedale).
Comet Chorus
Un caratteristico circuito di tipo “bucket brigade” è alla base del Comet Chorus, che in questo caso propone due tipi separati di sonorità: Earth per un effetto di chorusing ottimizzato e variegato e Orbit per simulare in qualche misura le caratteristiche di uno speaker rotante (anche questo regolabile internamente in quantità).
Discoverer Delay
Anche il Discoverer Delay è strutturato sulla base di un circuito “bucket brigade” per offrire un classico, caldo eco analogico con un ritardo variabile tra 20 e 600ms. Con il solito switch è possibile attivare la modulazione del segnale, regolabile internamente nei valori di Rate (velocità) e Width (ampiezza dello sweep).
Maggiori informazioni su maestroelectronics.com.
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