Le serie MJ di Jackson sono le “Made in Japan”, un ritorno agli anni ’90 quando le loro chitarre d’importazione erano prodotte esclusivamente in Giappone. Recentemente abbiamo visto ad esempio la bella Dinky DKR, ma lo strumento di oggi è ancora più speciale, visto che porta le iniziali di uno dei più importanti chitarristi Heavy Metal di ogni tempo, Randy Rhoads.
La liuteria
Raccogliendo l’eredità del mitico chitarrista di “Crazy Train” e tanti altri classici, la MJ Series Rhoads RRT ha il corpo in ontano e un manico in acero in tre pezzi con barre di rinforzo in grafite per la massima stabilità.
La costruzione è neck-through-body, il che assicura un’ottima risposta in termini di sustain.
La tastiera in ebano ospita 22 tasti jumbo e intarsi a dente di squalo perlati. Ha un raggio di curvatura compound 12″-16″ ed è dotata anche dei segnatasti Luminlay “glow-in the-dark” laterali per essere guidati anche sui palchi più bui.
La scala della chitarra è pari a 25.5″, il capotasto è un ottimo Graph Tech TUSQ XL.
La MJ Series Rhoads RRT ha un look decisamente Metal, con la sua finitura nera lucida, paletta nera a punta e battipenna e hardware cromati.
Elettronica e hardware
I pickup Seymour Duncan JB SH-4 al ponte e Seymour Duncan Jazz SH-2N al manico offrono un’ottima versatilità sonora: il JB ha chiaramente un carattere hot-rodded piuttosto potente, mentre il Jazz a dispetto di quanto farebbe pensare il nome ha alti definiti e una certa “scavatura” sui medi che ben si adatta al genere di riferimento di questo strumento.
Il tutto viene controllato da uno switch a tre vie, una singola manopola del volume e una singola manopola del tono.
Il ponte è fisso (TOM-style), le meccaniche sono delle pressofuse marchiate Gotoh e sono presenti i reggicinghia con doppio sistema di bloccaggio di sicurezza by Dunlop.
Bellissima la placca metallica a freccia attraverso cui passano le corde, che sono anche passanti nel corpo della chitarra.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale Jackson.
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