La Double Jet è un classico in casa Gretsch, il modello 2020 è disponibiile in 4 colorazioni tra cui un elegante London Grey.
Oggi vi parliamo del modello G5222 Electromatic® Double Jet™ BT V-Stoptail, uno strumento Gretsch di produzione asiatica e quindi dal costo più che accessibile, che potrebbe far felice chi è affascinato dalle forme vintage tipiche di questo marchio americano ma è ancora agli inizi della sua vita chitarristica, o chi, magari, è già più che esperto ma vuole inserire nel suo arsenale uno strumento di questo tipo e sonorità.
Essendo Gretsch un marchio dalla forte e personale connotazione timbrica questo non stupisce, chiunque va alla ricerca di determinate atmosfere retrò prima o poi deve fare i conti con una di queste chitarre.
Per quanto riguarda il catalogo 2020, il mondo delle Jet si impreziosice con questo modello dotato di pickup Broad’Tron™.
Sono magneti che catturano in maniera meticolosa il suono naturale dello strumento, su un range di frequenze piuttosto ampio, il che offre dei puliti estesi nelle armoniche e overdrive tones allo stesso modo sempre molto aperti e definiti, utili anche quando incontrano accordi complessi che sulla carta rischiano un effetto “muddy“, per dirla in maniera anglofona.
I due Broad’Tron sono comandati da due volumi separati, un master volume generale e un master tone. Il selettore è il classico a tre posizioni. Il circuito è dotato di treble bleed, cioé quando abbassate il volume non avete il tipico fastidioso taglio delle alte frequenze, che rimarranno invece ben udibili e continueranno a donare definizione.
I pickup sono piuttosto potenti, coprono quindi anche necessità moderne, seppure ovviamente non sia una chitarra votata a generi troppo spinti, ma in ogni caso sta a voi la creatività e la capacità di stupire. D’altronde, non sareste certo i primi a salire su un placo con una Gretsch e, ad esempio, dosi di fuzz da ribaltare le prime file.
Al suono di questi due magneti si unisce l’altra particolarità della chitarra, un corpo a camere tonali realizzato in mogano con top in acero. Questo si traduce in un suono piuttosto ricco, potente e pieno nelle frequenze medie, dalle basse presenti ma al contempo arioso.
Le camere tonali, oltre ad alleggerire lo strumento, hanno proprio l’effetto aumentare la sensazione di “pancia” del suono.
Al body si unisce un manico in scala 24,6″ con profilo sottile a U, 22 tasti e 12″ di raggio di curvatura, anch’esso in mogano con tastiera in laurel, legno di provenienza solitamente tropicale/asiatica che spesso viene usato in lavori di ebanisteria.
Passando all’hardware, come dice il nome stesso della chitarra, abbiamo un ponte fisso Anchored Adjusto-Matic dotato di tailpiece “V” Stoptail, che oltre alla sua funzione pratica conferisce un’estetica davvero unica alle chitarre Gretsch.
Le meccaniche sono della casa madre (3+3) e infine c’è l’immancabile battipenna con il logo del marchio, ripetuto sulla paletta.
Per 499 dollari di listino si tratta di uno strumento da prendere in seria considerazione e se il London Grey non è la colorazione che fa per voi, sappiate che la chitarra è disponibile anche nelle finiture Jade Grey Metallic, Walnut Stain e Aged Natural (fan di Malcolm Young, questa è la vostra).
Correte a vederle sul sito ufficiale Gretsch.
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