8 corde per una Music Man, nel nome di Petrucci
Ormai il mondo della chitarra a 8 corde è stato ampiamente sdoganato: oggi possiamo trovare una pletora di strumenti di questo tipo, accessibili a tutte le tasche e che permettono così a tutti di poter approcciare generi estremamente moderni come il Djent.
Anche un marchio come Ernie Ball Music Man ha adattato uno dei suoi modelli più prestigiosi, vale a dire quella Majesty storicamente riconducibile a John Petrucci, a questa tipologia di “form factor”.
Parliamo di form factor in maniera molto ampia per una serie di motivazioni: difatti il body subisce variazioni trascurabili rispetto al manico e alla tastiera, mentre ponte e magneti vengono stravolti in maniera considerevole per poter permettere un’adeguata intonazione dello strumento, cosa altrimenti quasi impossibile in questo design usando una tastatura standard.
Una Music Man Majesty multiscale, ma non solo
Si tratta di uno strumento a scala variabile, scelta motivata da quanto detto poc’anzi: si va dalla scala da 27 pollici sulla parte delle corde gravi ai 25 pollici per la zona delle corde più acute. Manico in mogano e tastiera in ebano con 24 tasti in acciaio, mentre il corpo è realizzato in tiglio.
Il sistema di elettronica utilizzato dal produttore è totalmente personalizzato, con i due pickup Rainmaker e Dreamcatcher in versione da 8 corde posizionati angolarmente per un corretto rapporto con la scala multipla; anche il ponte custom Music Man fisso è posto in diagonale, per ovvie ragioni di gestione delle tensioni.
Gli esemplari sono numerati per i primi 100 prodotti, con tanto di firma sul backplate. In questo video è Petrucci in persona a parlarci del nuovo strumento.
John Petrucci, la chitarra e i Dream Theater
La nascita di questo strumento rappresenta un segnale di importanza da non sottovalutare nell’ottica dell’evoluzione della chitarra elettrica.
Si può affermare senza tema di smentita che John Petrucci sia tra i personaggi più influenti sullo strumento nell’arco temporale degli ultimi trent’anni, durante i quali assieme ai suoi Dream Theater ha definito non pochi standard sia chitarristicamente che musicalmente parlando.
Già da tempo rivisitato in versione 7 corde, balza davvero all’occhio questa nuova veste del modello Majesty con range ulteriormente ampliato verso il basso; unitamente alla scelta del multiscala, questa novità appare come una decisa volontà di avvicinare le più recenti evoluzioni tecniche del Progressive Metal a uno degli strumenti simbolo di colui che ne è probabilmente tra i principali ispiratori, soprattutto (ma non soltanto) dal punto di vista della chitarra.
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