Non è un mistero la nostra collaborazione con il negozio Sergio Tomassone di Bologna e Roma, tantomeno vogliamo nasconderla, anche perché ne siamo felici e orgogliosi visto che grazie a questa partnership abbiamo realizzato eccezionali rubriche di carattere divulgativo come Storia di Gibson e l’attuale serie in corso di pubblicazione dedicata agli strumenti Gretsch.
Proprio da Tomassone ci è arrivata la notizia della disponibilità presso i loro punti vendita della nuova Epiphone Limited Edition Joe Bonamassa 1959 Les Paul “Lazarus”.
L’origine della nuova Bonamassa signature
Questa chitarra soprannominata “Lazarus” si ispira a una delle rare Gibson Les Paul del 1959 trovate da Joe – ad oggi proprietario di una delle più grandi collezioni di strumenti musicali vintage al mondo – e da lui rimessa in sesto nonostante le pessime condizioni in cui venne recuperata (da cui il nome biblico di “Lazzaro”, per uno strumento “resuscitato” a tutti gli effetti).
Bonamassa mise per la prima volta gli occhi sulla chitarra durante un pranzo in un ristorante di cucina italiana chiamato Barone’s. Attraverso un’analisi di alcuni particolari, come ad esempio la grandezza dei tasti, Joe capì immediatamente che si trattava di un esemplare “holy grail” del mondo delle Les Paul, ovvero una 1959.
La cosa fu confermata da altri particolari, come la datazione dei potenziometri, ma soprattutto dalla fiammatura che venne rivelata sul top in acero.
Il resto lo racconta Joe stesso in questo video:
La liuteria della Epiphone LP “Lazarus”
La chitarra messa in produzione da Epiphone in edizione limitata riprende chiaramente le caratteristiche di una ’59.
Ha un corpo in mongano con top in acero fiammato AAAA, quindi selezionatissimo. Il manico è un long tenon in mogano con profilo 59 rounded medium C e la tastiera è in Laurel indiano con 22 tasti medium Jumbo.
Al capotasto troviamo un buon GraphTech ed è inutile ricordare che la scala dello strumento è 24.75″ e il raggio di curvatura della tastiera di 12″, tutte caratteristiche tipiche in casa Les Paul.
Elettronica e hardware
L’elettronica è di primissimo livello e vede una coppia di Gibson BurstBucker con wiring 50s, potenziometri CTS e condensatori Mallory. In pratica, tutte le modifiche che spesso vengono fatte a una Epiphone per aumentarne le prestazioni qui le troviamo già di serie.
Sia sui controlli di tono e volume che sull’hardware c’è poco da dire, è tutto in linea con le specifiche classiche. Il ponte è un Epiphone LockTone Tune-O-Matic e le meccaniche sono le Epiphone Deluxe with Tulip Keys.
Completa il tutto il battipenna color crema. Pur essendo una signature, sullo strumento non troviamo da nessuna parte la firma di Bonamassa, il che rende la chitarra appetibile anche a chi non è per forza un fan del bluesman americano.
La chitarra viene venduta con la sua custodia Vintage Style – su cui invece troviamo bene in vista la grafica di Bonamassa – e poi, ovviamente, al suo interno c’è il certificato di autenticità.
Maggiori informazioni direttamente sul sito ufficiale Epiphone e come suddetto sul sito di Tomassone.
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