Arriva al NAMM 2020 la nuova chitarra signature dedicata a Matthew Bellamy, il cui nome (molto) esteso è Manson Guitar Works Meta Series MBM-1 Matthew Bellamy Signature Guitar.
La Meta Series MBM-1, cui è stato dedicato addirittura un apposito mini sito web, è la nuova creazione dedicata al chitarrista/cantante di una delle band più famose del pianeta. Manson Guitar Works, infatti, è stato recentemente acquisito da Matt Bellamy stesso, che è diventato il principale proprietario del marchio. Dato questo cambiamento, Cort e Manson hanno deciso di iniziare la produzione del nuovo modello di chitarra Matt Bellamy Signature, MBM-1.
Questo nuovo progetto presenta alcuni cambiamenti rispetto alla precedente MBC1. Mentre la MBC-1 aveva il logo Cort sulla paletta, la nuova MBM-1 avrà il logo Manson Meta Series MBM-1.
Accanto a questo, c’è la firma dell’artista, mentre la joint venture tra i due marchi viene celebrata sulla piastra di attacco del manico avvitato (4 viti).
Manson Guitar Works è un costruttore inglese di chitarre custom rispettato a livello internazionale, che lavora con Matthew Bellamy da oltre due decenni. Fondata dal rispettato liutaio Hugh Manson e da Adrian Ashton, l’azienda ha costruito strumenti per un vasto numero di superstar.
Venendo alle specifiche di questa nuova signature, innanzitutto la chitarra è disponibile in due colorazioni, Starlight Silver e Satin Black, due finiture non sgargianti ma che ben si adattano alla forma moderna e allo sguardo sempre piuttosto “futuristico” che si riflette anche nella musica dell’artista stesso.
Il corpo dello strumento è realizzato in tiglio, mentre il manico è in acero con profilo a V e tastiera nella particolare essenza di alloro indiano.
Il raggio di curvatura è un moderno compound, su una scala di 25.5″ e un totale di 22 tasti. Il retro del manico è satinato per una maggiore scorrevolezza della mano.
L’elettronica vede due humbucker costruiti da Manson Guitar Works, frutto dello studio sui diversi strumenti personalizzati usati da Bellamy sul palco e negli studi di registrazione.
I pickup dovevano riflettere il suono di una moltitudine di chitarre utilizzate nel corso degli anni, pur avendo un proprio suono ben identificabile. Il risultato si è tradotto in più potenza, più calore e un miglior matching tra i due magneti.
Un selettore a tre vie consente di selezionare i due pickup singolarmente o, in posizione centrale, entrambi i pickup completamente funzionanti. Non è stato previsto alcuno splittaggio degli humbucker.
I controlli sono quelli di tono e volume generale, più il cosiddetto “Kill Button“.
Quest’ultimo serve ad ottenere nella maniera più semplice possibile un particolare effetto che i chitarristi usano sia dai tempi di Pete townshend degli Who e molti altri. In pratica, premendo il Kill Button, che ha rilascio automatico, si disattiva/riattiva il percorso del segnale della chitarra, creando un effetto di staccato che in altri tempi di otteneva mettendo uno dei pickup a zero volume e agendo piuttosto violentemente sul selettore dei magneti.
In questo caso non avendo i volumi separati per i pickup, il Kill Button è decisamente più immediato ed elimina anche lo stress sul selettore, che certo non gli ha mai fatto bene…
Per quanto riguarda l’hardware, infine, abbiamo un ponte fisso (tailpiece) e le meccaniche Staggered Height Locking Machineheads, che assicurano un’ottima stabilità di intonazione.
Non resta quindi che aspettare che sia presto disponibile nei negozi e per ogni informazione in merito contattate il distributore italiano ufficiale Backline Srl.
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