Il formato GS è quello inaugurato da Taylor una quindicina di anni fa e recentemente rivisto (come quasi tutto) dall’infaticabile Andy Powers, che ha messo del suo per migliorare ulteriormente un design concepito per generare una voce potente e un suono molto ricco.
Il concetto Grand Symphony si traduce, infatti, in una cassa dalle dimensioni generose in gradi di offrire bassi importanti e la giusta definizione per medi e acuti, assieme a una ricca dinamica.
L’aggiunta del già celebrato V-Class bracing firmato Powers arricchisce ulteriormente il suono a livello di sustain e articolazione delle note.
Nel modello 326ce assume particolare importanza la scelta dei legni della cassa, dove equilibrio e definizione sono offerti dal frassino ricavato da alberi abbattuti localmente, legno sostenibile più denso e pesante del frassino usato da sempre per le chitarre elettriche e oggi, purtroppo, sempre più raro.
Per sottolineare ancora di più il carattere dello strumento, Taylor sceglie poi il suono asciutto del top in mogano che, più denso dell’abete o del cedro, offre una timbrica capace di evolvere dalla brillantezza iniziale alla voce più piena e ricca di uno strumento suonato a lungo.
Come se non bastasse, Andy Powers ha deciso che la 326ce meritava un cutaway speciale e dal doppio scopo.
Infatti, il soundport permette un maggiore accesso della mano sinistra alla parte alta della tastiera senza modificare troppo il volume interno della cassa e, allo stesso tempo, arricchisce la proiezione esterna dello strumento alla ricerca di quello che Taylor descrive come suono surround.
L’estetica è quella di una chitarra molto “abbronzata” con il top marchiato dal fine sunburst e una tastiera in ebano proveniente dalle piantagioni che Taylor possiede nel Camerun sul manico in mogano.
La chitarra è amplificata con il proprietario Expression System 2.
Maggiori informazioni da Taylor Guitars.
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