Un look davvero inconfondibile quello delle chitarre “Etched” di Cort, le cui venature legnose sono sottolineate da colori forti che si stagliano sul nero di fondo.
Si tratta di una finitura sabbiata a poro aperto, con accenti color rosso o oro su sfondo nero opaco, applicati solo alle venature del legno del top da 15mm in frassino.
Ma non è solo per questo motivo che la KX300 Etched non può passare inosservata…
La liuteria sotto il top etched
Oltre al bel top in questa particolarissima e unica finitura, la KX300 nasconde un corpo in mogano che influisce su un suono equilibrato a cui non manca però il tipico calore in gamma medio-bassa di questa essenza.
Intorno al corpo corre un generoso binding bianco.
Il manico (avvitato) è in acero canadese con tastiera in Pau Ferro, anch’essa contraddistinta dai segnatasti molto originali chiamati “Raindrops“, a forma di piccole gocce.
Il raggio della tastiera è piuttosto piatto, parliamo di 15.75″, una curvatura adatta per un playing moderno e comodo sugli ultimi tasti.
Questi ultimi sono 24, sempre in direzione della modernità e della massima versatilità.
Elettronica e hardware
A dare voce alla KX300 troviamo una coppia di humbucker attivi EMG RetroActive Super77, che portano una ventata di vecchia scuola a quanto detto finora, perché ispirati ai suoni di fine anni ’70, pur comunque mantenendo le caratteristiche di un pickup attivo con i piedi ben saldi nel presente (assenza di rumore e bassa impedenza).
I pickup sono controllati da un volume, un tono e uno switch a 3 posizioni.
Il ponte è fisso con corde passanti attraverso il corpo, il che dovrebbe anche andare a beneficio del sustain. Le meccaniche sono marchiate Cort e messe in configurazione 3+3 sulla paletta con finitura nera e logo Cort. Tutto l’hardware è in finitura black nickel.
Per un prezzo di listino di 599 euro, Cort ha messo in catalogo uno strumento davvero interessante e particolare.
Maggiori informazioni sul sito di Backline.
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