Non solo Suhr, non solo Tom Anderson ed Heritage, ma ora un altro caposaldo del mondo della chitarra si è unito alla distribuzione di Backline stiamo parlando di James Tyler Guitars, una delle realtà liuteristiche migliori del mondo, che da quasi mezzo secolo unisce una grandissima sezione di ricerca e sviluppo sulle nuove tecnologie di costruzione, a una cura estremamente umana e certosina dello strumento.
Nonostante non sia uno dei nomi che sentiamo più spesso, vuoi anche per la produzione di singoli e ricercati esemplari, James Tyler è uno di quei nomi che sono definibili come delle “chicche per pochi”, non solo per il prezzo di vendita che chiaramente le pone in un mercato di alto livello, ma soprattutto per la cura che viene data allo strumento e al processo produttivo di altissima precisione usato durante la lavorazione fin dal legno grezzo.
James Tyler comincia la sua attività all’inizio degli anni ’70, e uno dei suoi punti di forza è certamente la continua ricerca di opinioni e suggerimenti da parte dei suoi clienti e di altri musicisti, che negli anni ha portato al perfezionamento di molti dei modelli ora presenti in catalogo.
Le sue chitarre sono nelle mani dei migliori session man fin dagli anni ’80, un esempio è Mike Landau con il modello Burning Waters, che abbiamo potuto intravedere nella nostra live con Davide Aru sugli amplificatori digitali.
Attualmente esistono due sedi di James Tyler Guitars al mondo, una a Los Angeles negli Stati Uniti e una a Nagano, in Giappone: entrambe seguono la stessa cura nei dettagli e nella qualità sonora e costruttiva, per poi arrivare nel nostro Paese in pochissimi e selezionatissimi pezzi attraverso Backline.
Un’altra piccola perla boutique sul catalogo del distributore milaneseper accontentare i chitarristi più esigenti.
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