A 50 anni dal festival di Woodstock dove il chitarrista dei Ten Years After diventava un’icona del rock-blues, Gibson riproduce la sua inconfondibile Big Red.
Sono ovviamente solo 50 le Alvin Lee ES-335 “69 Festival” che andranno a finire nelle mani di altrettanti fortunati, costruite copiando in ogni dettaglio uno degli strumenti che più hanno definito l’indimenticabile Festival, immortalato per i posteri nel film documentario in cui la grinta di Alvin e compagni è tuttora di grande impatto.
Il chitarrista inglese aveva acquistato pochi anni prima la chitarra, una ES-335TDC prodotta intorno al 1961 (la data è poco chiara), per poche sterline in un negozio di Nottingham e solo più tardi – e dopo vari esperimenti – avrebbe aggiunto tra i due humbucker il single-coil rubato a una stratocaster. A quanto pare, quest’ultimo pickup era sempre attivo in coppia agli altri due.
In seguito, il single-coil sarebbe stato dotato di controllo di volume aggiungendo una quinta manopola e in questo modo Lee era riuscito a mescolare un pizzico di suono Fender con quello caratteristico dei due pickup Gibson.
Ma buona parte del fascino iconico di questa chitarra è legato anche agli adesivi che ne adornavano il top, in particolare quelli con il simbolo della pace e con una foglia di marijuana.
La performance finale della band a Woodstock, con l’adrenalinica scarica di note dell’intro di “I’m Goin’ Home“, nel 1969 catapultò Alvin Lee nell’olimpo dei chitarristi, battezzato immediatamente come “il più veloce del mondo” in un’epoca in cui la parola shredding era ancora riservata allo sminuzzamento delle verdure o della carta.
Una cosa è certa, la carica e il groove del chitarrista e della sua band avevano pochi eguali, e Alvin Lee è stato sicuramente uno degli strumentisti dotati di maggiore tecnica in rapporto a senso ritmico e feeling. Non per niente il moderno “Guitar God” del rock-blues, Joe Bonamassa, gli ha riservato un recente tributo portandosi sul palco l’originale Big Red.
Quest’ultima è oggi in vendita sul sito specializzato rockguitars.com nella sua versione finale con il manico sostituito dopo la rottura dell’originale (block di madreperla invece dei dot di fabbrica) e senza il tremolo Bigsby eliminato da Alvin qualche anno dopo Woodstock. Il tremolo originale è comunque fornito a parte al facoltoso acquirente in bundle esclusivo con i pantaloni utilizzati sul palco a Woodstock e a un cabinet Marshall 4×12″ dell’epoca.
L’appetitosa Limited Edition è invece dotata di due pickup Gibson Custombucker (Alnico III) e di un Seymour Duncan SSL-1 single-coil, nella versione di Woodstock con Bigsby e senza controllo per il terzo magnete.
Maggiori informazioni su gibson.com.
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