Neural DSP stupisce tutti con un hardware potentissimo che promette di riscrivere il mondo dei profiler: Quad Cortex.
Molti conoscono Neural DSP per una serie di amplificatori virtuali che hanno detto la loro finendo nelle mani di ben noti nomi del chitarrismo moderno come Plini, non certo l’ultimo arrivato.
Con molto stupore, ma confermando i desideri di alcuni dei più addicted al mondo digitale che volevano una soluzione “reale”, la ditta ha presentato il suo hardware dedicato, il Quad Cortex, con una serie di feature molto interessanti e un form factor più compatto del Macbook Pro che sto utilizzando per scrivere questa news.
Premessa: per onor di cronaca, molti stanno paragonando la resa in termini timbrici ai prodotti software dell’azienda.
Questa intuizione è un po’ castrata per una serie di motivazioni, prima tra tutte la dipendenza del software da un hardware che è composto in tale modo:
- Preamplificatore (per i due input combo/XLR)
- Blocco di computazione del segnale (Convertitore A/D, Processore e Ram)
- Conversione D/A
Una macchina di questo genere, a differenza dell’usare un software di buon livello con un computer dalla potenza computazionale tremendamente più alta rispetto a un processore discreto e una scheda audio di un certo livello (per esempio già superiore ai 500 euro) con un convertitore performante e studiato per gli utilizzi professionali in studio, non potrà avere le stesse prestazioni di un setup di questo tipo, per queste motivazioni:
- i preamplificatori della vostra scheda audio hanno più headroom e qualità rispetto a quelli messi su una pedaliera.
- il vostro PC ha più potenza rispetto a un DSP
- il convertitore della scheda audio ha molto più range dinamico
Quindi, basandosi su queste premesse, pensare che suoni “da paura” perchè col vostro sistema il prodotto software suona “da paura” è un ragionamento a metà, perchè non si sta prendendo in considerazione quanto l’hardware sta contribuendo alla resa sonora.
Ovviamente vale anche il discorso inverso, se il vostro sistema casalingo non è all’altezza, e bisogna sottolineare l’evidente differenza in termini di comodità di collegamento e trasporto tra una pedaliera e tutto l’ambaradan di cui sopra.
L’intera pedaliera è composta da:
- Processore Sharc quad core da 2 gHz
- Display touch da sette pollici
- Sistema di modellazione Neural Capture
- Chassis in alluminio anodizzato
- Due ingressi combo/XLR
- Due uscite XLR
- Due mandate effetti per aggiungere effetti esterni
- Mini IN e OUT/THRU
- Due uscite per pedali di espressione
- Footswitch custom rotativi in acciaio per gestire i parametri delle simulazioni
- 50 amplificatori, 90 effetti e un migliaio di IR incluse
- Uscita Cuffie
- Protocollo di trasmissione dell’audio attraverso l’USB per essere usato come un’interfaccia audio su codec Cirrus Logic
Oltre alla tecnologia Neural Capture, la quale è basata sul ricreare il comportamento di un determinato suono di un amplificatore, attraverso quella che molto probabilmente è una rete neurale convolutiva che permette di creare un modello matematico che si comporta come il suono dell’amplificatore che ha profilato, il Quad Cortex è controllabile attraverso la connessione WiFi con uno smartphone per poter gestire i suoni, salvare e fare il backup di tutto quello che serve.
Il prezzo di vendita è di circa 1600 euro, con un anticipo di 200 dollari se si vuole essere tra i primi mille a riceverlo in preordine.
Noto che a distanza di molti mesi, nessuno ha replicato a questo articolo. Sinceramente essendo un esperto sia in elettronica che in informatica mi permetto di dissentire in merito all’affermazione che un PC è più “potente” di un hardware dedicato. O meglio lo è rispetto ai dati di targa, ma tutto da dimostrare nella pratica. Un qualsiasi applicativo che gira su un sistema operativo che è stato progettato per fare di tutto, ma non esclusivamente per produrre musica, come può essere Windows 10 o MacOS, non avrà mai il controllo diretto dell’hardware connesso al PC/Mac. Innanzitutto c’è sempre di mezzo un “driver” che nel 99% dei casi è un collo di bottiglia, che può rendere anche impossibili certe interazioni. Ma come minimo genera delle latenze. Il sistema operativo stesso, non essendo esclusivamente progettato per fare musica, mentre si adopera per fare girare l’applicazione musicale XXXX, deve contemporaneamente girare molte altre applicazioni che servono solo per garantire l’incolumità del sistema. Altre applicazioni saranno sempre attive per l’interfaccia grafica, per l’input da tastiera, altre per altri processi esclusivi, etc etc. Quindi la potenza di calcolo di un PC/MAC, non potrà mai essere essere paragonata 1:1 con quella di un processore DEDICATO a svolgere solo una attività ! Il kemper ad esempio neanche dichiara che processore utilizza, ed essendo una macchine di 12 anni fa, sicuramente non sarà un fulmine ! Eppure svolge egregiamente il proprio compito ai fini del buon funzionamento del suo amp profiler. Poi si parlava della superiorità delle schede audio e dei relativi preamplificatori, rispetto a quanto implementato in una macchina dedicata. Anche questa potrebbe essere un’affermazione arbitraria. Quantomeno va valutato il caso. Ovvio ci sono schede audio di assoluta eccellenza, ma anche il costo è proibitivo e neanche applicabile a questo contesto. Spesso però il costo dipende anche dal numero di ingressi ed uscite, che moltiplica il costo del singolo canale per n. Un hardware dedicato ha solo 2 preamplificatori al massimo (se ha un ingresso stereo), e sicuramente è ottimizzato per rendere al massimo in alta impedenza (ingresso chitarra), a differenza di una tipico PRE da scheda audio che è tarato per un microfono. Stessa cosa dicasi per i convertitori ADC/DAC a bordo. Nel caso di Quad Cortex vengono citati i Cirrus Logic, che non sono certo gli ultimi utilizzati nelle migliori schede audio in commercio. Insomma senza andare oltre, io credo che i punti di forza sono la minore latenza che solo un hardware dedicato può dare, e la potenza di calcolo tutta dedicata alle funzionalità richieste dalla macchina, senza dispersione di energie come avviene in un PC. Secondo me invece dovrà essere proprio il motore di profiling o modelling esclusivo di Neural DSP, a fugare i dubbi che sia effettivamente uno step avanti rispetto a Fractal o a Kemper per esempio, i due riferimenti del dominio digitale. Comunque, finalmente la macchina è in vendita e si spera che ci saranno a breve più pratiche recensioni per appurarne la bontà, capiremo presto !