Effetti a pedale, mai abbastanza
“Come un bambino al reparto dolciumi” si potrebbe spesso esprimere in questo modo: come un chitarrista al reparto effettistica. Alzi la mano chi, tra coloro che continuano ad amare queste piccole scatole di suono, avrebbe la forza e il coraggio di affermare sinceramente che non vorrebbe averne altri a disposizione.
L’inizio di ogni anno è poi un periodo delicato da questo punto di vista, in quanto i produttori ne approfittano per lanciare le proprie novità, che nel caso dei cosiddetti stompbox possono essere tante, interessanti e “pericolosamente” accessibili.
È il caso della news recentemente annunciata da Fender, una fornita serie di effetti a pedale denominata Hammertone.
Nove pedali dal costo che oscilla tra gli 80 e i 100 dollari, rivolti dunque a una fascia di budget poco più sopra dell’entry level, e che vanno a ricoprire una gamma molto ampia delle necessità del chitarrista.
Fender e gli effetti a pedale
Al NAMM di quattro anni fa Fender presentava una nuova serie di pedali, che nel tempo ha riscontrato gradimento e via via sempre più esemplari; con gli Hammertone il marchio americano punta ad andare incontro ai bisogni della fascia di utenti appena sotto quella già accontentata in precedenza.
Tale intenzione è già apertamente dichiarata dall’estetica semplice e solida e dalla precisa scelta di non affidarsi a nomi suggestivi, ma piuttosto a un singolo termine che richiami in maniera difficilmente equivocabile il compito di ciascuno stompbox: abbiamo dunque Overdrive, Distortion, Metal, Fuzz, Delay, Space Delay, Reverb, Chorus e Flanger.
Non ingannino le umili apparenze di questa nuova linea, la quale è progettata da una delle menti più brillanti in casa Fender quando si parla di guitar tone, vale a dire Stan Cotey; grazie alla sua visione e alla qualità del sapere costruttivo a disposizione, i pedali Hammertone si direbbero pronti a raccogliere la sfida delle aspettative più alte.
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