Visto che nella puntata sui suoni delle chitarre nella produzione di un disco ci avete chiesto di approfondire il mix ed editing della chitarra acustica oltre che delle elettriche, eccovi serviti!
Una delle operazioni più importanti quando si parla di acustiche è la fase di editing, cioé quella “ripulitura” delle tracce che andiamo ad eseguire dopo la registrazione, di modo che il suono sia pronto ed utile per il mix senza sbavature o frequenze strabordanti, ovviamente però tutto fato in modo con l’approccio di non snaturare il playing del chitarrista.
Oggi vedremo innanzitutto come avere tutto in griglia, cioé perfettamente a tempo, evitando però il time stretch, in quanto i suoi algoritmi agiscono in maniera assai invasiva sul suono, modificandolo spesso in maniera consistente, un trucco che può risultare davvero eccessivo.
Ma come si fa se ci priviamo di questi sistemi automatici? Ebbene, armatevi di pazienza, orecchio e un occhio di falco! Il mestiere del fonico è fatto di meticolosità e tempo, a volte molto tempo. Ma l’importante è arrivare a un risultato musicalmente al massimo delle sue potenzialità.
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