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Clinic di Brett Garsed

Si è da poco concluso il tour di clinic in Italia di uno dei più apprezzati chitarristi rock-fusion sulla scena mondiale, Brett Garsed. Il tour didattico di 8 tappe ha attraversato l'intero stivale attirando numerosi adepti della chitarra rock-fusion e non solo. Il chitarrista australiano riesce infatti con estremo

Si è da poco concluso il tour di clinic in Italia di uno dei più apprezzati chitarristi rock-fusion sulla scena mondiale, Brett Garsed. Il tour didattico di 8 tappe ha attraversato l’intero stivale attirando numerosi adepti della chitarra rock-fusion e non solo. Il chitarrista australiano riesce infatti con estremo garbo ad accontentare un pò tutti gli amanti della sei corde andando al di là di schematici stereotipiSi è da poco concluso il tour di clinic in Italia di uno dei più apprezzati chitarristi rock-fusion sulla scena mondiale, Brett Garsed.
Il tour didattico di 8 tappe ha attraversato l’intero stivale attirando numerosi adepti della chitarra rock-fusion e non solo. Il chitarrista australiano riesce infatti con estremo garbo ad accontentare un pò tutti gli amanti della sei corde andando al di là di schematici stereotipi. Abbiamo assistito alla tappa del 3 novembre, svoltasi nella città calabrese di Cittanova (RC). L’evento, conclusosi con un concerto di Brett Garsed accompagnato da alcuni musicisti locali, è stato organizzato da Gianluca Russo, turnista e collaboratore della nota rivista Axe, che ha avuto anche l’onore di accompagnare Brett. Cogliamo l’occasione per segnalare che il seminario di Brett Garsed a Cittanova (RC) non è un evento isolato ma fa parte di una mini-rassegna di clinic, Guitar on the edge, alla quale parteciperanno anche Salvatore Russo (il 18 Dicembre) e William Stravato (il 3 Gennaio).
Brett Garsed è molto apprezzato anche per la sua apertura mentale in ambito musicale. Questa sua apertura mentale scaturisce da una formazione variegata e ricca di influenze.Il primo approccio di Brett con la chitarra è di stampo rock. Inizia subito ad apprezzare chitarristi come Blackmore, Beck, Page, Gilmour, Santana e Hendrix. Successivamente sente il bisogno di buttarsi a capofitto negli studi classici e in questa fase inizia a familiarizzare con quella che poi sarà la sua personalissima tecnica di fingerpicking. Ritornato nell’arena del rock, Brett aggiunge al suo lessico musicale anche le influenze derivate dalle sonorità del jazz e della fusion ma in maniera tutt’altro che accademica. L’approccio di Brett con lo studio è per certi versi derivato dall’esperienza del suono, dall’istinto personale volto a ricercare determinate sonorità. Molti lo ricorderanno nel fortunato duo con T. J. Helmerich, col quale Brett ha inciso quattro album di raro virtuosismo rock-fusion. Importante è anche la collaborazione con John Farnham, noto cantante pop-music, che ha segnato Brett anche dal punto di vista melodico. Ma forse il miglior progetto che ha dato alla luce il chitarrista australiano è proprio il suo ultimo disco, Big Sky (©2002 Paranormal Records), che in realtà è il primo disco da solista in cui sentiamo finalmente le idee di Brett in maniera totalmente personale.
L’evento in questione, viste le premesse, non poteva non essere interessante. Il seminario è iniziato con l’esecuzione di alcuni brani a mò di biglietto da visita. I partecipanti hanno assistito in silenzio religioso, increduli di cotanta umana maestria. In seguito Brett ha iniziato a parlare un pò del suo approccio con la musica e con lo strumento in modo assolutamente personale. Le caratteristiche che risaltano maggiormente nel suo stile sono un gran senso ritmico del fraseggio, una grande fluidità e un enorme senso melodico nonchè improvvisativo. Lui stesso ci spiega come ha sviluppato queste caratteristiche.
Anzitutto limitando l’uso del plettro. La maggior parte delle frasi vengono eseguite con ampi legati (specialmente hammer-on) e con un uso del tutto rivoluzionario della mano destra. Grazie ad alcune influenze di tecnica country Brett riesce a suonare con il plettro più le altre dita della mano destra, mignolo compreso! In questo modo il suo suono risulta molto morbido anche su arpeggi che generalmente molti altri chitarristi eseguirebbero con il plettro con la tecnica dello sweep picking ottenendo quindi un suono più spigoloso e aggressivo. Il suo senso melodico deriva invece da un approccio istintivo e ragionando molto “ad orecchio” sulla melodia, rifiutando quindi schemi di diteggiature “preconfezionati” o esercizi meccanici sulla tecnica. Il fatto che suoni quasi sempre ad occhi chiusi è molto esplicativo in tal senso.Il seminario è andato avanti tra una domanda e l’altra dei partecipanti e tra un brano e l’altro. Brett ha eseguito per la maggior parte brani del suo ultimo disco e abbiamo apprezzato anche il sapiente uso dello slide in vetro sia in sonorità lente e melodiche che rock come nel brano Got the horn. Finito il seminario abbiamo osservato la strumentazione che ha usato Brett per il seminario: una chitarra Brian Moore custom MC-1, un pedal box Line6 ed un ampli Brunetti (maranello). Semplice ed efficace. Ma non è finita qui!
In serata ci spostiamo in un teatro nelle vicinanze per assistere al concerto di Brett Garsed accompagnato da alcuni musicisti locali (fra cui Gianluca Russo). Per la gioia dei rocker meno giovani, Brett si è scatenato sui vecchi classici del rock da Strange kind of woman e Smoke on the water dei Deep Purple a Jump di Van Halen senza risparmiare i Led Zeppelin e Jimi Hendrix, stupendoci per la disinvoltura con cui ha eseguito e interpretato i brani e gli assoli.
  Scambiamo ora quattro chiacchiere con Gianluca Russo, organizzatore dell’evento e discepolo di Brett Garsed.

MusicOff: Gianluca, organizzare seminari di alto livello in Calabria non è per niente facile. Quali ostacoli hai dovuto superare per riuscire a portare Brett Garsed?
G. Russo: In realtà non tantissimi! I problemi all’organizzazione sono legati sempre alla poca umiltà di chi prova a mettere i bastoni tra le ruote… basta fregarsene e imparare da Brett anche questo… uno dei più grandi chitarristi del mondo si è rivelato una persona estremamente alla mano, amichevole a dir poco… e lui si che potrebbe “tirarsela”! L’unica consolazione (anche se non mi piace definirla tale) è che gli idioti non stanno solo in Calabria; la madre degli imbecilli non solo è sempre incinta ma parla anche tante lingue! Polemiche a parte è stata una delle più belle esperienze della mia vita e la gioia di poter ospitare Brett ha cancellato ogni tipo di intoppo e non ha fatto altro che aumentare la trepidazione nell’attesa dei prossimi due seminari: Salvatore Russo (uno dei più grandi chitarristi italiani) il 18 Dicembre e William Stravato (numero 1 europeo del genere rock- fusion) il 3 Gennaio! Non mancate!

MusicOff: Alcuni chitarristi non si separano mai dalla loro strumentazione che alle volte risulta essere pesante e scomoda da trasportare. Non è certo il caso di Brett, che lo abbiamo visto suonare con molta disinvoltura utilizzando un “semplice” pedal box Line6 collegato ad un ampli Brunetti. Cosa ne pensi a riguardo?

G. Russo: Il suono sta nelle dita e Brett ha portato bandiera di questo atteggiamento! L’importante è avere degli strumenti di ottima qualità che supportino al meglio le nostre idee! Lo stomp pedal è servito a Brett solo per avere più varietà di suoni e per avere un preset che avesse un vero balzo di volume durante i soli.

MusicOff: La tua strumentazione? Progetti imminenti?

G. Russo: Uso chitarre Manne (per il concerto ho usato una Taos Special), marchio del quale sono endorser! Al contrario di tanti artigiani Andrea Ballarin, un autentico genio, cerca da sempre una via personale (no cloni o repliche… le Manne hanno un suono LORO!) per la produzione di strumenti di altissima qualità che niente hanno da invidiare ai prodotti oltreoceano! Per gli amplificatori mi affido agli ottimi Brunetti (per il concerto un piccolo Maranello)! Marco Brunetti è “l’autore” di uno dei crunch più belli e personali che abbia mai ascoltato! Per quanto riguarda i miei progetti…che casino… Attualmente insegno moltissimo a Roma (in Calabria una volta al mese), faccio di tanto in tanto qualche turno in studio, le solite serate per i locali e gli articoli che potete gustarvi su AXE (www.axemagazine.com)… è in cantiere un mio progetto solista, attualmente in fase di preproduzione… tra l’altro, visto che siamo in tema, Brett farà da Special Guest con un bel solo!

MusicOff: Grazie per la disponibilità, penso che ci ritroveremo il 18 Dicembre per Salvatore Russo…

G. Russo: Grazie a voi di MusicOff per la vostra assidua presenza a manifestazioni di questo tipo e per la qualità dei contenuti che il vostro portale vanta! Ciao!