All’inizio degli anni ’80, in piena esplosione del mercato musicale e anche della TV e dei videoclip, Bob Taylor e Kurt Listug affrontano un momento cruciale nella storia di Taylor Guitars: l’acquisizione delle quote del loro socio, Steve Schemmer, e la trasformazione dell’azienda in Taylor-Listug, Inc..
Con questo cambiamento, si dedicano all’acquisto di nuovi macchinari progettati per gestire gli aspetti più laboriosi della lavorazione dei materiali grezzi, segnando una svolta significativa nell’evoluzione dell’azienda.
“Era il 1982: erano passati otto anni da quando avevamo fondato la Taylor Guitars. Ogni giorno imparavamo un po’ di più su come produrre le nostre chitarre e gestire la nostra piccola impresa. […] Avevamo risolto i nostri problemi interni interrompendo la collaborazione con Steve e acquistando le sue quote. Allo stesso tempo, abbiamo percepito la possibilità di un cambiamento nel nostro mercato e ci siamo sentiti pronti ad approfittarne, e l’abbiamo fatto.“
Bob Taylor – Tratto dal libro “Guitar Lessons” di B. Taylor
Gli anni della svolta
Nel 1984, Taylor introduce la Grand Concert, una chitarra di piccole dimensioni che debutta al Winter NAMM Show.
Questo modello rappresenta un’innovazione importante e amplia il catalogo dell’azienda, attirando nuovi appassionati di chitarre acustiche.
Il 1985 e la chitarra viola di Prince
Il 1985 vede Taylor impegnata in un progetto unico: una chitarra viola per la grande star della musica Prince.
Commissionata dal McCabe’s Guitar Shop di Santa Monica, questa chitarra a 12 corde in acero/spruce, pur mantenendo visibile la venatura del legno, è stata realizzata senza il marchio Taylor sulla paletta, rispettando la preferenza dell’artista.
Questo evento catalizza l’interesse di altri artisti per chitarre acustiche colorate e lavori di intarsio personalizzati.
Dan Crary Signature Model
Nel 1986, infatti, Taylor presenta il suo primo modello ufficialmente signature, creato per il chitarrista bluegrass Dan Crary.
Crary desiderava una dreadnought per il flatpicking che avesse le medio alte frequenze particolarmente reattive e un basso controllato e “musicale”.
Bob Taylor risponde rivedendo una 810 in palissandro/abete con bracing diverso e un top più sottile. Il risultato è una chitarra potente, molto chiara ma allo stesso tempo con un suono dolce, ideale per gli assoli di Crary.
Leo Kottke Signature Model
Sempre negli anni ’80, il virtuoso della chitarra fingerstyle Leo Kottke collabora con Taylor per sviluppare la LKSM, un modello a 12 corde in mogano/abete Sitka, progettato per essere accordato in Do diesis e utilizzato con corde di calibro pesante.
Questo modello, tra l’altro, è complice nel riportare Kottke alla chitarra dopo un periodo di inattività a causa di problemi alle mani.
Steve Stevens in versione acustica
A metà degli anni ’80, dopo che Taylor aveva iniziato a produrre acustiche con finiture colorate come quella per Prince, lo shredder Steve Stevens (chitarrista di Billy Idol) ordinò una Jumbo 815c nera personalizzata con simboli dell’energia atomica intarsiati sulla tastiera e intorno alla cassa armonica. Nella foto di copertina di questo articolo Stevens è ritratto con la chitarra e affiancato da Bob Taylor (all’estrema sinistra) e Kurt Listug (a destra) nel backstage di un concerto di Billy Idol nel 1987.
Anni dopo, Stevens si sarebbe immerso nell’apprendimento della chitarra in stile flamenco e in seguito avrebbe contribuito con lo strumentale “Sadhana” alla prima compilation Sounds of Wood&Steel (una collaborazione tra Taylor e Windham Hill Records).
Stevens in quel caso suona un prototipo di chitarra classica Taylor a corde di nylon, insieme a un basso Taylor AB-1.
MTV Unplugged e il boom definitivo
Nel 1987, Taylor Guitars si trasferisce dalla sede originale di Lemon Grove a un nuovo stabilimento molto più grande a Santee, California. Questo spostamento segna l’inizio di una fase di crescita esponenziale per l’azienda.
Il 1989 è un anno decisivo per Taylor Guitars. Con la prima puntata di MTV Unplugged a novembre, che vede l’utilizzo di una Taylor da parte di Chris Difford degli Squeeze, le chitarre acustiche tornano alla ribalta.
Questo programma diventa un catalizzatore per una nuova era di popolarità delle chitarre acustiche, contribuendo significativamente alla crescita di molti marchi, vecchi e nuovi, tra cui ovviamente anche Taylor.
Alla fine dell’anno, è evidente che la produzione di Taylor ha raggiunto un nuovo livello: dai 12 dipendenti e circa 800 chitarre prodotte nel 1986, l’azienda è passata a 38 dipendenti e ben 2.277 chitarre prodotte.
Gli anni ‘dal ’80 hanno rappresentato un periodo di sfide e trionfi per Taylor Guitars. Con l’innovazione costante, la risoluzione di problemi interni e l’adattamento alle tendenze del mercato, l’azienda non solo sopravvive, ma prospera, consolidando la propria posizione come uno dei principali costruttori di chitarre acustiche al mondo.
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