Collings Guitars nasce in una città molto importante per la musica americana e mondiale, cioé Austin in Texas, patria tra i molti di Stevie Ray Vaughan e di Eric Johnson, un luogo in cui ancora oggi si respira musica, e in particolare la storia della chitarra, in ogni angolo.
Il gruppo fondatore si creò intorno a Bill Collings, scomparso purtroppo qualche anno fa, e ancora oggi chi lavora in azienda continua il percorso tracciato da quest’uomo la cui genialità riversata sulla liuteria acustica ha origini nello stesso DNA di famiglia.
Grazie al suo lavoro e a quello di tutto il suo esperto staff, negli anni Collings è riuscito ad entrare nell’olimpo dei produttori di chitarre acustiche, condiviso solo con pochi altri marchi in tutto il mondo che rappresentano il massimo livello qualitativo in questo settore.
Nonostante le specifiche che daremo adesso delle chitarre e che sentirete anche nel video spiegate dal buon Davide Tomassone, ricordiamo che la filosofia Collings è praticamente un “custom nel custom“, cioé il cliente ha (anche) la possibilità di scegliere ogni particolare dello strumento per avere una chitarra esattamente calcolata sulle proprie esigenze e gusti.
Collings OM2H
OM sta per “Orchestra Model”, 80 anni dopo che questa forma è stata progettata per la prima volta è diventata uno dei modelli più popolari tra i chitarristi fingerstyle nonché tra i flatpickers.
La forma compatta rende la Collings OM facile da maneggiare, il corpo è relativamente poco profondo (poco più di una decina di centimetri) e il tutto si traduce anche in un suono equilibrato e una risposta molto veloce al tocco.
I legni scelti sono abete sitka per il top (catenatura interna a X), palissandro indiano per fasce e fondo, mogano dell’Honduras per il manico ed ebano per la tastiera, intervallata dai segnatasti in abalone a forma di diamante.
L’ebano lo troviamo utilizzato anche per il ponte e per i relativi piroli.
Il raggio della tastiera è un moderno e comodo compound che va dai 14 ai 26 pollici, mentre il profilo del manico è un particolare tipo di V modificato.
Lo strumento è verniciato in nitrocellulosa lucida ed è impreziosito esteticamente dal battipenna tartarugato, da una rosetta semplice ed elegante e dal bellissimo motivo che corre tutto intorno al corpo più la striscia in verticale sul retro. Tutti particolari che rendono notevole l’impatto di questo strumento anche all’occhio oltre che all’orecchio, senza appesantirne però troppo le forme.
Sulla paletta troviamo montate le meccaniche Nickel Wheverly (ratio 16:1) e sul frontale il marchio Collings in abalone.
Collings D1
La D1 è una forma dreadnought, si tratta anch’essa di una chitarra con attacco del manico al 14° tasto che però, al contrario della precedente, ha fasce e fondo in mogano dell’honduras, mentre vengono mantenute la tavola armonica in abete sitka (X bracing), il manico in mogano e la tastiera in ebano.
Anche in questo caso il raggio di curvatura è compound 14-26″ e il profilo il V modificato.
Come in generale per tutte le chitarre di questa forma, parliamo di uno strumento dal suono particolarmente caldo e potente sui medio-bassi, un “cannone” per lo strumming, ma allo stesso tempo ideale per l’accompagnamento di una voce tanto quanto per affrontare generi particolari come il Bluegrass (ha una voce abbastanza potente da poter reggere il confronto col volume di banjo e violini).
Anche in questo caso tutte le scelte dei particolari sono ordinabili su richiesta, sia a livello di misure che di impreziosimenti estetici.
Collings CJ
Finiamo la carrellata con la bella CJ, cioè Collings Jumbo, con fasce e fondo in mogano e tavola armonica in abete in questo caso con una sottilissima e molto curata finitura “aged”.
Questa chitarra differisce sulla forma della paletta, in generale è uno strumento rifinito con molti particolari estetici ma come per le altre due quello che conta primo di tutto è il suono, in questo caso sempre piuttosto potente ma allo stesso tempo dolcissimo come ci fa ascoltare il bravissimo Alberto Lombardi, che quando c’è di mezzo una chitarra acustica di livello non si fa mancare l’occasione di farci compagnia e coccolare le nostre orecchie col suo straordinario playing.
Per maggiori informazioni su questi strumenti consultate ovviamente il sito ufficiale ma non perdete l’occasione di contattare il negozio Sergio Tomassone (a Bologna e a Roma) per poter provare gli esemplari disponibili in sede e magari parlare anche di una papabile ordinazione custom (nel custom!).
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