Sono nate ottime discussioni dopo la prima puntata, continuiamo a indagare se e come cambia il suono mischiando i pezzi di due chitarre dello stesso modello, ma di diverso anno e fattura.
Come la scorsa volta, prima di riportare i miei pensieri vi lascio al video, così lo ascolterete – spero con buone cuffie – e trarrete le vostre conclusioni prima di leggere le mie.
Le chitarre sono sempre due Telecaster, un esemplare originale del 1975 e una Squier Classic Vibe, due strumenti accomunati dal nome e dalle forme, ma sicuramente separati da decenni il che significa anche specifiche diverse dei componenti.
E proprio questa diversità ci è utile per capire se, scambiando questo o quel pezzo, qualcosa non migri da una all’altra, e in generale, come variano i risultati finali.
Entrambi i manici messi sul body in mogano Squier suonano leggermente più scuri rispetto al test con il body in frassino.
Il pickup Squier al manico risulta in questo caso più adatto, in quanto restituisce la brillantezza che si era un po’ persa.
La maggiore acusticità del corpo Thinline non sembra influire in maniera evidente sul suono finale. I manici anche in questo caso continuano a conservare la riconoscibilità timbrica dello strumento, quindi potremmo definire il manico come il cuore del suono, ma ovvio che anche body e pickups hanno un ruolo nel risultato finale, lavorando sulla componente che riguarda l’attacco, il sustain e l’equalizzazione del suono.
Quindi l’uso di body e pickups “non appropriati” potrebbero danneggiare il timbro di un buon manico.
Per chi volesse riascoltare i suoni, eccoli divisi in sample audio:
Nella prossima uscita concluderemo il test utilizzando un pedale overdrive tra chitarra e ampli e vedremo in questo caso in che misura il suono ne risulterà modificato effettuando le varie sostituzioni delle parti di chitarra.
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