È ormai abbastanza chiaro come uno degli obiettivi principali dell’azienda cinese sia quello di offrire il massimo numero di funzioni in uno spazio ridotto, come dimostra il largo numero di pedali e processori visti negli ultimi anni.
Il Mighty Air non contraddice affatto questa missione, anzi, ne sottolinea la coerenza. Il minuscolo combo misura 18x9x9cm e pesa solo 780 gr. Quasi come una vecchia autoradio estraibile (chi non sa cosa sia può indagare nei libri di storia…).
Unico accessorio aggiunto è il trasmettitore wireless da applicare allo strumento. Si ricarica comodamente infilandolo nell’input dell’amplificatore o con cavetto USB, ha un connettore ¼” stereo ripiegabile, un micro-tasto laterale per l’on/off e per attivare il mute.
Ma qual’è il target di Mighty Air? A prescindere dal nome roboante, Nux individua tre aree principali di utilizzo: la camera da letto (per esercitarsi in tranquillità, dunque), il camerino (riscaldamento prima di salire sul palco), il viaggio (divertimento puro).
In effetti, l’assenza di output dedicati alla riproduzione del suono attraverso sistemi più potenti è una chiara indicazione della scelta di mercato consumer, con l’opzione di allettare anche il professionista che non può resistere al fascino della portabilità.
Dietro al pannello anteriore si nascondono due speaker da 2” e un bass radiator passivo, tarati per esprimere una potenza di 10 watt e – secondo gli intenti del costruttore – per riprodurre non solo il suono di una chitarra, ma anche quello di un basso elettrico. Sarà vero?
Intanto, osservandolo per bene vediamo che il pannello posteriore ospita la sola connessione USB, necessaria per la ricarica delle batterie interne e per gli aggiornamenti del software.
Tutto il resto è collocato nel pannello superiore a iniziare dalle connessioni principali, Input strumento da ¼”, Aux In e Phones output da ⅛”.
Dopo averlo caricato come qualsiasi smartphone, premiamo lo switch per accendere Mighty Air mentre un altro tastino gommoso è dedicato all’accoppiamento con il trasmettitore, quando questo è acceso e connesso allo strumento. Un minuscolo LED segnala lo stato della ricarica.
CHITARRA
Il collegamento con lo strumento è molto agevole, praticamente immediato, e consente di muoversi liberamente in un’area abbastanza larga. La modalità Guitar è quella che si attiva di default all’accensione e la prima cosa da fare è scegliere con il tasto Channel il canale da utilizzare tra i 4 presenti:
- Clean (verde)
- Overdrive (giallo)
- Distortion (rosso)
- Acoustic Simulator (fucsia)
Le regolazioni possibili sono Gain, Volume e Tono mediante le rispettive manopole, con modifiche al suono non molto profonde ma comunque utili. Riverbero o Delay possono essere aggiunti usando l’unica manopola, con la possibilità di tarare le ripetizioni usando il tastino Tap.
Fin qui tutto funziona anche senza opzioni esterne, ma il collegamento alla app dedicata apre un panorama molto più ampio. Direttamente dallo smartphone è possibile, infatti, agire sui livelli con immediatezza ma, soprattutto, si può scegliere il tipo di amplificatore (sono 3 per ogni canale, 2 per Acoustic Simulator), tarare i parametri e il tipo di riverbero e delay, inserire un effetto di modulazione (6 a disposizione) o il Noise Gate, utilizzare gli IR di cabinet a disposizione. Le modifiche sono memorizzabili.
Lo stesso vale per le drum track a disposizione, dal semplice metronomo a 10 diverse ritmiche divise per genere musicale. Si possono azionare e selezionare direttamente dal pannello dell’ampli, agendo anche su volume e tap tempo, ma la stessa operazione risulta ancora più chiara sulla app.
Sono 9 le backing track di base e altre 16 sono quelle firmate da artisti collegati all’azienda. Non sono di altissimo livello, ma sufficienti per divertirsi. La possibilità futura di scaricarne di nuove è l’ovvia speranza, considerato anche che la stessa app è utilizzabile per l’intera famiglia di Mighty Amp.
La qualità del suono di Mighty Air è adeguata alla classe di prezzo entry level. Niente che possa stupire per la naturalezza o verosimiglianza, ma un buon supporto per lo studio e la pratica in assenza di alternative migliori, considerando che l’oggetto rischia di entrare in una custodia e che offre diverse utili funzioni per il musicista in movimento.
BASSO
La curiosità era troppa per non coinvolgere il buon Mattia Mei, abituato molto più di me a scendere in zone di frequenza in grado di scuotere la mobilia. Collegato a un basso elettrico il piccolo eroico amplificatore riesce a fare un lavoro egregio per le sue dimensioni ed è coerente con il tipo di utilizzo cui è dedicato.
Certo, non vi aspettate che possa rispondere con prontezza allo slap vigoroso o che le vibrazioni della corda più bassa possano essere espresse pienamente dai minuscoli speaker, ma il suono che genera è sicuramente migliore di quanto lo scettico si potesse aspettare.
Confermato dunque quanto già detto per la chitarra quanto a rapporto qualità/prezzo e funzionalità. Anche qui, passando alla modalità Bass, abbiamo a disposizione un paio di modelli di amplificatore e 5 IR di cabinet, oltre ai vari effetti dedicati.
Autonomia: la casa dichiara fino a 18 ore dopo una buona ricarica. Non siamo arrivati a suonare così a lungo, ma dopo diverse sessioni di test con vari strumenti e a distanza di giorni possiamo affermare con una certa sicurezza che di ore a disposizione ce ne sono parecchie.
Rimane da dire che la possibilità di utilizzare Mighty Air come semplice altoparlante esterno Bluetooth per riprodurre musica dal proprio smartphone o tablet è un ulteriore bonus. Senza fare inutili confronti con sistemi più performanti, i suoi speaker rispondono sufficientemente bene su una gamma di frequenze ben più larga del previsto.
Maggiori informazioni dal distributore Frenexport SpA.
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